La mia prima volta in Romania fu per visitare la capitale Bucarest e devo ammettere che a distanza di anni l’idea di ritornare in Romania mi stuzzicava non poco.
Anche la Romania, come molti degli stati europei dell’est, sta diventando sempre di più una meta turistica di non poco conto, la vita è ancora ancorata ai ritmi del passato soprattutto nei piccoli centri appena fuori dalle città, mentre le città sono sempre più fiorenti e con una propensione all’espansione, i giovani aumentano e così pure le infrastrutture si fanno più efficienti.
La compagnia aerea Wizz Air ormai da anni devo dire con una buona qualità del servizio offerto sta aprendo sempre più varchi verso l’Europa dell’est e con pochi soldi si riescono a scovare tariffe interessanti verso città ancor poco conosciute turisticamente. Un biglietto aereo di poco più di 50 euro tra andata e ritorno in un freddo sabato di fine gennaio partiamo da Milano verso la città rumena di Timisoara che ci accoglie con un tiepido solo invernale e per fortuna senza pioggia. Si sa che in Romania il clima in inverno è assai rigido e secco e questo mi fa ben sperare in un incontro fortuito con la neve che però non si farà mai vedere durante la mia settimana di permanenza in città ed anzi a dispetto di ogni previsione il sole sarà quasi sempre una costante della nostra sosta in terra rumena e dintorni.
Lo scalo di Timisoara è molto piccolo e il controllo dei documenti una procedura che richiede un pò di pazienza visto che generalmente i voli provenienti dall’Italia sono sempre molto affollati, scoprirò solo successivamente che a Timisoara ci vivono molti italiani, soprattutto veneti che hanno spostato qui molte delle loro attività industriali, inoltre faccio la conoscenza di diversi studenti della facoltà di medicina che mi raccontano di quanto sia in Romania sia più semplice entrare nella facoltà di medicina e prendere la specializzazione rispetto all’Italia senza per questo rinunciare ad una buona preparazione, e così in poco tempo mi rendo conto che anche qui a Timisoara si trova una numerosa comunità di italiani e non è quindi un caso che siano molti i locali a parlare la lingua italiana.
Terminate le formalità d’ingresso in Romania siamo pronti per raggiungere il centro città collegato allo scalo da un bus più precisamente il numero E4 la cui fermata si trova appena fuori dell’area arrivi. Il biglietto si può fare a bordo pagando solo con carta di credito oppure il mio consiglio è quello di acquistare qualche biglietto in più direttamente in aeroporto soprattutto se si ha in mente di utilizzare spesso i mezzi, il costo è di 0.50 centesimi e nonostante le corse non siano così frequenti il servizio con lo scalo è garantito a ridosso dell’orario dei voli in partenza o arrivo.
Il bus dall’aeroporto al centro termina la sua corsa alla fermata Bastion dalla quale si raggiunge in pochi minuti a piedi il centro città sempre buona norma è far riferimento all’autista che saprà indicarvi dove sia meglio scendere in base alla vostra destinazione. Gli hotel in centro o nella zona universitaria, dove consiglio assolutamente di alloggiare, hanno costi molto accessibili a partire dai 40 euro per camera doppia inclusa colazione completa.
La città di Timisoara si gira facilmente a piedi perlomeno il centro storico e si possono usare i bus per spostarsi nei dintorni visitando ad esempio Banat, un parco poco distante da Timisoara dove è stato ricostruito in maniera abbastanza fedele un antico villaggio rumeno, un posto assolutamente imperdibile.
Scegliere di passare una settimana a Timisoara può sembrare tanto tempo ma al contrario il tempo sembra appena sufficiente soprattutto se si prende gusto a passeggiare tutte le sere tra i vicoli molto spartani delle zona industriale dove ci sono piccoli supermercati, ristoranti dove mangiare bene e tanto spendendo poco e piccole caffetterie e pub dove già dal tramonto si raduna una vivace folla di studenti con i quali è anche molto divertente fare amicizia. Molti turisti arrivano a Timisoara anche per fare acquisti a prezzi ridotti nei molti centri commerciali della zona soprattutto durante il periodo dei saldi oppure attività di non poco conto fare bellissime passeggiate nei parchi cittadini o lungo il fiume Bega per vivere la natura.
Timisoara è una cittadina raccolta che si gira un paio di giorni ma nella quale ci si intrattiene piacevolmente anche per diversi giorni complici anche il costo della vita inferiore rispetto all’Italia che permette di concedersi una bella cena in ristorante mangiando molto bene e spendendo il giusto, soprattutto nella zona univerrsitaria, chiamata Complex dove risiedono gli studenti, molti dei quali italaiani che studiano medicina, la sera questo quartiere si riempie di allegria chiassosa ma quasi mai molesta dei ragazzi che cercano qualche ora di distacco dallo studio.
Il centro di Timisoara è delineato da ciò che resta delle mura che un tempo circondavano la città i cosiddetti Bastioni, dei quali si possono ammirare alcuni resti restaurati e conservati discretamente. Il simbolo più importante della città di Timisoara è sicuramente la Cattedrale Ortodossa, un bell’esempio di architettura religiosa affacciato sulla grande Platia Libertate dove si trovano diversi negozi, alcuni appartenenti ai brand commerciali più diffusi al mondo, intervallati dalle immancabili panetterie dove comprare sempre qualche dolcetto di pasta sfoglia, qui tanto diffuso nella tradizione dolciaria della Romania.
Timisoara è definita la piccola Vienna rumena e se pur un pochino azzardato il paragone in alcuni edifici della città si possono trovare delle somiglianze come nella Cattedrale di San Giorgio in Piazza Uniri, purtroppo chiusa per lavori di ristrutturazione durante la mia permanenza in città. Questa piazza è deliziosa e a differenza di Platia Libertate non presenta palazzi in stile sovietico, qui il fascino delle note viennesi è in effetti percepibile.
Ma se Timisoara ha un centro raccolto che si gira facilmente in poco tempo sono le passeggiate tra i suoi parchi che permettono di passare ore ed ore in spensieratezza e soprattutto in contatto con la natura, come il Parco delle Rose affacciato al fiume Bega che scorre lungo la città, i fiori che lo compongono sono bellissimi e il roseto dà l’idea di essere davvero curato ed imperdibile se si capita a Timisoara in estate ma devo dire che anche in inverno è piacevole passeggiare al parco in modo particolare la domenica mattina quando si trova qualche simpatico signore di mezza età intento a pescare qualcosa.
Ultima imperdibile attrazione se si capita a Timisoara è la visita al villaggio di Banat raggiungibile dal centro cittadino al costo di 0.5 centesimi, meglio procurarsi i biglietti in anticipo se non si dispone di carta di credito per pagare il titolo a bordo.
Il villaggio rappresenta una perfetta riproduzione di come poteva essere in passato quando le attività principali degli abitanti erano legati alla dura vita dei campi, unico neo di questo tempo fuori dal tempo al quale si accede con un biglietto di pochi euro, è la fabbrica praticamente attaccata ad esso un puzzolente casermone che produce non so bene che cosa.
Insomma Timisoara è il posto perfetto per un fine settimana o una vacanza più lunga all’insegna della calma e del brio di queste città emergenti che reclamano a gran voce il loro posto in Europa.





































