GROTTAMMARE IL BORGO INCASATO

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A solo un’ora di treno dalla città di Ancona si trova un piccolo borgo, praticamente incastrato su una montagna, il cui nome è Grottammare e dal quale sono sempre stata attratta da quando percorrevo in macchina l’autostrada A14 da Bologna in direzione Puglia, mia terra d’origine. Poi con il tempo la mia profonda avversione per le automobili mi ha sempre fatto preferire i viaggi in treno e tutte le volte che il treno sfrecciava lungo i binari, all’altezza proprio di Grottammare, mi veniva in mente che ancora non avevo avuto la possibilità di visitare quel piccolo borgo in altura che nel frattempo era anche stato inserito nella lista di quelli più belli d’Italia. Premetto che con gli anni la mia passione per i borghi, di cui l’Italia insieme alla Francia detiene il primato in Europa e forse nel mondo, è diventata sempre più forte tanto da farmi destinare interi fine settimana o anche più giorni alla loro scoperta. Così anche a causa della pandemia ho ripreso in mano vecchi progetti incompiuti tra i quali anche quello di andare alla scoperta di Grottammare.
Grottammare si divide in due zone ben distinte, la prima quella alla quale si arriva velocemente dalla stazione dei treni, la cosiddetta Grottammare bassa, affacciata sul Mar Adriatico che mostra tutti i connotati di una perfetta località di villeggiatura. Lunga spiaggia di sabbia, un mare pulito che degrada dolcemente, una piccola zona pedonale e un bel lungo mare con hotel e ristoranti, insomma un posto perfetto per le famiglie che cercano una spiaggia ideale per la balneazione dei piccini e qualche locale per mangiare e rilassarsi. La seconda zona di Grottammare ed anche il motivo che mi ha spinto qui, è Grottammare alta meglio conosciuto come il Vecchio Incasato, ovvero la parte storica di Grottammare, quella grazie alla quale si è aggiudicato l’inserimento nella lista dei borghi più belli d’Italia.
Seguendo le indicazioni per il borgo storico si arriva agli inizi di via Sant’Agostino attraverso la quale si va in cima. Il primo edificio lungo la via che richiama la nostra attenzione è Villa Azzolino questa struttura fu costruita come luogo di riposo e di ozi letterari risalente al XVII secolo è uno degli edifici piceni ad aver conservato il suo aspetto originario. La villa era circondata da un grande giardino e da due depandances, una delle quali veniva spesso utilizzata per ospitare lo scultore della zona Pericle Fazzini. La villa è stata la sede delle riunioni dell’Accademia degli Arcadi del Tesino fondata dallo stesso cardinale Decio Azzolino che aveva edificato la villa, secondo la cronaca furono molti i personaggi illustri che avevano alloggiato nella villa come Cristina di Svezia e Girolamo Bonaparte, fratello di Napoleone.
Altro punto meritevole di sosta prima di arrivare alla sommità del colle dove si trova il cuore storico di Grottammare, è consigliabile fare una sosta nella piccola chiesa di Sant’ Agostino risalente al XVI secolo. La chiesa fu fatta costruire dai padri agostiniani e conclusa nel 1517. La facciata della chiesa ha il tetto a spioventi e l’abside si trova all’esterno, accanto ad esso si trova il campanile mozzato. Il suo interno è composto da una navata unica e sull’altare maggiore si trovano due dipinti interessanti uno raffigurante una Pietà, l’altro le Anime Purganti.
Quando si raggiunge la cima di Grottammare ci si ritrova sulla bella Piazza Peretti circondata da case e palazzi interamente costruiti in sasso, tra i quali spicca la chiesa di San Giovanni e il Teatro dell’Arancio, quest’ultimo fa parte dei 73 teatri storici delle Marche di cui 16 solo nella provincia di Ascoli Piceno, in questa zona i teatri venivano costruiti da famiglie illustri con la partecipazione di enti istituzionali. Il Teatro dell’arancio fu costruito sulla base di un edificio più antico e del quale furono conservate le sei arcate su bassi rilievi dalle quale oggi si può ammirare il bellissimo panorama sottostante su tutto il litorale adriatico, uno degli scorci di Grottammare antica più famosi ed anche più fotografati dai visitatori che arrivano prevalentemente durante il periodo storico e durante il fine settimana quando in molti approfittano per fare un pranzo o un semplice aperitivo presso i piccoli locali che animano il centro e che allestiscono i tavolini all’esterno. Non sono tanti i locali a Grottammare alta ma per fortuna ben inseriti nel contesto storico talvolta più suggestivi che allettanti dal punto di vista culinario, in Piazza Peretti ad esempio ci sono un paio di piccole osterie che propongono un bicchiere di vino o bevanda con un tagliere di formaggi e salumi al costo di 15 euro, quei posti forse un pò troppo legati all’atmosfera e alla richiesta turistica dai quali quasi sempre decidiamo di fuggire. Per concludere il giro di Grottammare Alta ci si può inoltrare tra i piccoli vicoli della zona dove ancora vivono diversi anziani che spesso si siedono fuori dalle loro abitazione e che sono sempre ben disposti a sorridere e scambiare qualche parola con i forestieri. La parte più alta di questo borgo è quella dove un tempo sorgeva il Castello e di cui ancora oggi si possono vedere i resti ed è proprio scarpinando fino alla cima che mi affaccio proprio sul punto preciso sotto al quale passa l’autostrada, quello che per tante volte mi aveva fatto desiderare di visitare questo grazioso paesino.
Alloggiare a Grottammare in primavera o nel periodo estivo è ideale anche solo per qualche giorno soprattutto per chi vuole godersi la tranquillità e fare lunghe passeggiate sulla spiaggia che è affiancata ad una bellissima pista ciclabile che la collega sia con Cupra Marittima che con la famosa San Benedetto del Tronto. Gli hotel di Grottammare sono distribuiti prevalentemente lungo la costa anche se si possono trovare graziose sistemazioni anche nella parte antica, scelta che però sconsiglio visto l’esiguo numero di ristoranti presenti e per evitare tutte le volte di fare su e giù per la salita che permette l’accesso alla parte alta. La zona mare è ben fornita di supermercati e negozi indispensabili durante una vacanza, si possono eventualmente scegliere hotel che offrono un servizio di pasti inclusi come l’hotel Perla Preziosa in via Mediterraneo dove abbiamo alloggiato per 50 euro in un’ampia camera doppia con balcone vista mare con inclusa colazione, in alternativa si può anche optare per la mezza pensione o addirittura per il tutto incluso.
La gastronomia marchigiana si vanta anch’essa come il resto d’Italia di piatti molto famosi a base di fritti, tra cui le celebri olive ascolane e molto altro ancora, il nostro posto del cuore durante la permanenza a Grottammare è stato il ristorante Focolare in via Bernini 29, distante meno di dieci minuti dalla zona di mare, quella più turistica, frequentato prevalentemente da gente del posto o lavoratori che a mezzogiorno si fermano per mangiare i piatti più classici della tradizione, particolarmente indicato anche per chi è vegetariano come me, ottimo l’antipasto a base di verdure a base di verdure cotte e fritte accompagnate con pane casereccio, di buona qualità anche la pizza e i prezzi davvero convenienti per gustare una cucina che forse non ha una cornice affascinante come quella che si trova in Grottammare Alta ma che ha tanto della genuinità della tradizione locale.

IN VIAGGIO CON LA BICICLETTA: DA GROTTAMMARE A SAN BENEDETTO DEL TRONTO

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Camminare, camminare, camminare! Sicuramente è stata la svolta netta che ho dato alla mia vita da quando ormai lo yoga si è radicato dentro di me ma è da qualche tempo che ovunque io vada in giro, ovunque sia il tipo di viaggio scelto, sia io in un’affollata di città avveniristica o tra le antiche mura di un borgo sento sempre la necessità di staccarmi dall’uomo immergendomi nella natura ed è quindi così che sempre più spesso cerco di percorrere piste ciclabili o percorsi pedonali che diventino esse stesse il viaggio. Così che spinta dal desiderio di coniugare camminate e scoperta ho deciso di spostarmi nella provincia di Ascoli Piceno per percorrere la pista ciclabile della Riviera delle Palme, un percorso che va da strade più grandi e trafficate a tratti dove si è quasi a pelo d’acqua.Questa pista ciclo pedonale percorre circa 16 chilometri,partendo dalla piccola cittadina di Cupra Marittima fino alla famosa San Benedetto del Tronto, famosa appunto, per le palme, comune denominatore di tutto questo tratto di costa che nel corso del tempo si abbellito sempre di più di questo bellissimo albero.

Partendo un sabato mattina direttamente da Ancona, capoluogo marchigiano, in meno di un’ora di treno sono arrivata alla prima tappa della nostra 3 giorni di camminata itinerante ovvero la piccola Cupra Marittima, una località costiera di poco più di 5000 abitanti che ha alle sue spalle un piccolo e grazioso borgo con la sua rocca antica. La spiaggia sabbiosa è ideale per i bambini così come lo è tutto l’intero tratto ciclabile pedonale poiché del tutto pianeggiante da percorrere anche solo per una breve passeggiata serale. L’offerta turistica non è eccessiva ma si può trovare tutto il necessario per trascorrere una vacanza all’insegna della tranquillità, carina anche la zona della pineta dove le spiagge sono ancora selvagge e un misto di sabbia e ghiaia.

Dalla stazione dei treni di Cupra Marittima, dopo aver fatto un giro veloce nel piccolo paesino, imbocchiamo il lungomare in direzione sud e più precisamente Grottammare, un piccolo borgo che da diverso tempo ero desiderosa di vedere considerato uno dei più belli d’Italia. Il percorso a piedi tra i due paesi è di circa 6 chilometri che facciamo in poco più di un’ora, tra una sosta e l’altra, per godere delle vista del mare, una bellissima costante per tutto il percorso fino a San Benedetto del Tronto. Arrivati a Grottammare nel pomeriggio andiamo subito alla ricerca del nostro hotel base per una notte in questa piccola cittadina. Non dobbiamo allontanarci di molto dalla zona costiera, la Perla Preziosa Hotel, rimane praticamente a pochi passi dal mare e dal balcone della nostra camera si gode di una bella vista su di essa e per 50 euro a notte inclusa la colazione, non possiamo chiedere nulla di meglio, ancor più se penso già alla pratica di yoga dell’alba successiva con la pungente brezza marina di inizio primavera ad accarezzarmi la pelle del viso.

Grottammare si divide in zona bassa, quella costiera dove alloggiamo e la parte alta dove risiede il cuore storico della città, il borgo italiano che ha meritato l’iscrizione fra quelli più belli d’Italia ed in effetti è molto carino anche se devo ammettere non il più bello che io abbia visto fin ora a spasso per l’Italia ma sicuramente da vedere assolutamente se si pianifica una vacanza in zona.

Il giorno dopo, rifatta ancora una bella passeggiata per Grottammare riprendiamo la strada costiera ancora in direzione sud per l’ultima tappa del nostro viaggio on the road, la tanto nominata San benedetto del Tronto, una cittadina che rispetto alle altre due viste fino a quel momento è molto più estesa e non basata solo sul turismo come le altre due ma che ha il deciso di mantenere molti spazi verdi per tutti i suoi abitanti e per i visitatori che ogni anno sono sempre tantissimi. Il suo lungomare è molto famoso proprio per le sue palme e per i parchi verdi che lo caratterizzano, un posto bellissimo insomma se si vuole rilassarsi nella natura senza rinunciare a nessun servizio e divertimento, qui infatti ci sono locali d’intrattenimento, ristoranti per ogni gusto e negozi di ogni genere. La distanza da percorrere a piedi da Grottammare a San Benedetto del Tronto è sempre di poco più di un’ora ed il tratto è particolarmente suggestivo. Gli hotel a San Benedetto del Tronto di certo non mancano anche se i prezzi per le sistemazioni più vicine al lungomare sono leggermente più cari rispetto a quelli di Grottammare ma ugualmente accessibili, noi per comodità abbiamo scelto l’hotel Centrale a 5 minuti dalla stazione dei treni e dall’area pedonale, una camera doppia con colazione in una struttura molto semplice al costo di 70 euro a notte, una posizione congeniale praticamente per tutto e ideale per chi come noi il giorno dopo ritorna a casa in treno. San benedetto del Tronto è una città grande e quindi qui si fermano non solo treni regionali ma anche intercity e altri treni veloci in direzione sud o nord Italia, quindi assolutamente comodo per chiunque decida di trascorrere qualche giorno nella riviera delle Palme.

Il borgo di San Vittore Terme: l’incanto della natura a due passi dalle Grotte di Frasassi

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La stazione dei treni è piccola, piccolissima ed immersa nel verde così come lo è il piccolo borgo di San Vittore Terme a due passi da Genga una delle località più famose delle Marche, dove sorgono forse le grotte più fotografate d’ Italia, le famose Grotte di Frasassi.

Dire che le Grotte di Frasassi sono stupende è abbastanza scontato nel mio caso poi non mi hanno meravigliato più di tanto poiché le mie origini sono pugliesi e più precisamente putignanesi, un paese che vede anch’esso la presenza di grotte, di dimensioni ridotte rispetto a quelle di Frasassi ma distanti solo 5 chilometri da altre imperdibili grotte italiane famose situate nel paese di Castellana, quindi bellissime entrambe e da vedere entrambe.

La cosa che invece mi ha letteralmente fatto innamorare di questo posto è stato proprio il piccolo borgo di San Vittore Terme dove abbiamo trascorso un fine settimana rilassante ed inaspettatamente pieno di cose da fare.

L’hotel terme di San Vittore si trova proprio nel cuore del piccolo borgo distante dalla stazione dei treni meno di una decina di minuti a piedi quindi è particolarmente adatto anche a chi vuole arrivare qui usando i mezzi pubblici visto che ci sono i treni locali che si fermano proprio qui e che collegano Roma Termini con Falconara Marittima cittadina costiera poco distante da Ancona. L’hotel offre camere confortevoli a partire dagli 80 euro a notte con inclusa colazione e uso della piscina, la struttura inoltre è convenzionata con lo stabilimento termale e si possono fare cure o massaggi.

La presenza delle grotte e quindi di un sottosuolo ricco di minerali rende le acque del fiume Sentino molto salutari non a caso sorgono delle terme e la cosa che più mi ha sorpreso è la possibilità di usufruire di questo bene naturale assolutamente a costo zero.

Partendo proprio dal centro di San Vittore Terme partono una serie di sentieri adatti al trekking tra i quali di sicuro quello più gettonato è quello che conduce alla sulfurea, una parte del fiume che è diventata quasi una spiaggia dove si viene per stendersi al sole e per immergersi nelle acque benefiche di questo fiume. In un lato di questo piccolo e meraviglioso fazzoletto di terra e acqua si trova un punto in cui l’acqua è freddissima e dal lato di una cavità viene fuori un getto d’aria particolarmente freddo simile a quello che si prova stando vicino ai bocchettoni dell’aria condizionata con la differenza che qui non c’è spreco di energia e inquinamento, questo angolo è particolarmente frequentato tanto da non essere sempre possibile trovare posto per poter immergere i piedi in questa sorta di bacinella congelante che però regala un sollievo pazzesco ai piedi ed alle gambe difficile da spiegare. Per chi invece non ama l’acqua particolarmente fredda può decidere ugualmente di immergersi per una nuotata scegliendo però la zona più centrale dove la temperatura dell’acqua è più accettabile.

Se si trascorrono un paio o più giorni a San Vittore Terme proprio per approfittare del potere benefico di queste acque che qualcuno beve anche, è bene arrivare la mattina presto per trovare posto libero soprattutto se si capita il fine settimana mentre,se si sceglie di aspettare il tramonto quando l’odore del fiume è particolarmente buono e intenso,meglio portarsi dietro del repellente per le zanzare.