Terni la città umbra cuore verde dell’Italia

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Sicuramente se c’è una cosa che contraddistingue l’Umbria è il verde, la natura incontaminata e quegli angoli di pace e quiete che rendono unica questa regione. Di città bellissime anche patrimonio Unesco l’Umbria ne conta molte a partire dalla meravigliosa Assisi, l’affascinante Spoleto, la dinamica Perugia e potrei andare avanti così a lungo. La città di Terni devo ammetterlo non può reggere il paragone con le altre sopra citate ma ha il vantaggio di essere inserita in un contesto naturale pazzesco dove a fare da capofila ci sono le rinomate Cascate delle Marmore, belle da togliere il fiato, distanti da Terni pochi chilometri.

Terni quindi è la base ideale per trascorrere una fine settimana o una vacanza più lunga alla scoperta di questo verde territorio che gli ha conferito proprio l’appellativo di città verde. Terni è ben collegata sia con i treni che con il servizio bus di diverse compagnie tra le queste la nuova nata in ambito di trasporto ITABUS con la quale ho viaggiato per la prima volta proprio per raggiungere Terni.

Sia la stazione dei treni che quella dei bus distano circa una decina di minuti o forse anche meno da Corso Cornelio Tacito la passeggiata più famosa di Terni dove la sera il passeggio diventa più animato soprattutto durante il fine settimana, questa strada è un susseguirsi di negozi di grandi brand commerciali e piccoli bar.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta è il duomo di Terni oltre che la struttura religiosa della città così come la si vede oggi è il risultato di diversi interventi nel corso del tempo, si racconta che la prima cattedrale fu fatta edificare dove un tempo sorgeva un tempio pagano romano. Purtroppo durante la nostra visita la struttura è chiusa e dobbiamo accontentarci di guardarla solo dall’esterno. Dalla Cattedrale ci spostiamo a piedi senza seguire uno schema preciso ma seguendo le indicazioni indicanti qualche punto d’interesse scoprendo così qualcosa di interessante come Palazzo Bianchini Riccardi, una costruzione risalente al cinquecento la cui paternità non è ancora stata chiarita con certezza e qualcuno pensa possa essere stata realizzata dal Bramante. Questo palazzo è appartenuto alla famiglia Rosci ora a quella Bianchini Riccardi e la fascia che segna il piano nobile è demarcata da una serie di gigli angioini con lo stemma della famiglia Rosci. Il Palazzo è molto elegante e al suo interno custodisce diversi affreschi, al lato del palazzo un piccolo giardino e in un’edicola è conservata l’immagine della Madonna del Cassero unica testimone della presenza di una chiesa che oggi non c’è più. Tra gli altri palazzi storici che s’incontrano nel centro storico di Terni vi è Palazzo Gazzoli appartenuto ad una famiglia borghese che gestiva diverse attività imprenditoriali in città. Fu Luigi Gazzoli ha decidere di costruire il Palazzo su un disegno dell’architetto Andrea Vici affianco venne edificata sia la cappella che la scuderia di famiglia. Nel corso del tempo il palazzo è stato dismesso e negli ultimi anni si è provveduto al restauro destinando l’edificio a uffici pubblici mentre nei sotterranei sono nate due moderne sale auditorium.

Probabilmente in termini monumentali ciò che maggiormente mi ha colpito di Terni è stata Torre Barbarasa questa costa torre era una delle trecento costruite in città intorno al 1600, oggi ne restano ben poche e questa è ancora oggi abitata. Questa torre è stata edificata dalla famiglia Barbarasa a scopo difensivo pricipalmente per difendere i possedimenti della famiglia stessa. L’episodio più importante legato alla torre risale al finire del XVII secolo quando Terni fu investita da un’epidemia di colera e il vescovo Sebastiano Gentili salì sulla torre portando con se la reliquia del preziosissimo sangue conservato in cattedrale per chiedere così protezione per la città di Terni, Una lapide è posta a metà altezza della torre per ricordare l’accaduto.

Terni si gira in poche ore e se si vuole riservare un pò di tempo anche alla visita di qualche museo consigliato è quello Diocesano ospitato nel Palazzo del Seminario adiacente alla cattedrale, all’interno si possono ammirare opere pittoriche e plastiche provenienti da diocesi della zona il museo si può visitare anche con visita guidata prendendo accordi telefonicamente al numero 3405663725..

Passare uno a due notti a Terni per visitare la città e i suoi dintorni è un’idea perfetta anche per chi arriva in treno e bus e alloggia in un hotel poco distante come il Michelangelo Palace che offre camere matrimoniali con colazione inclusa al costo di 100 euro a notte. Per mangiare in città abbiamo trovato qualche difficoltà perché non siamo riusciti a trovare qualche trattoria locale che proponesse piatti della tradizione a prezzi onesti, così ci siamo affidati ai consigli di un signore del posto che ci ha consigliato di mangiare la pizza nella migliore pizzeria della città almeno secondo lui, ovvero Pizzeria Camelot in via Curio Dentato 26 a poca distanza proprio dalla stazione dei treni e di conseguenza del nostro hotel. Il posto non è molto grande e sono allestiti dei tavoli esterni anche se sono posizionati su una strada di forte passaggio, la caratteristica di questo posto è quella di proporre le sue pizze con un’impasto altamente digeribile e delle farciture molto consigliate per i vegetariani, inoltre si possono mangiare primi piatti e antipasti molto leggeri poiché anche la classiche patatine fritte sono preparate con una cottura alternativa, insomma una cena perfetta ad un costo normale come degna conclusione di un fine settimana a Terni, città verde d’Italia.

Come arrivare alle Cascate delle Marmore con i mezzi pubblici

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La prima volta che ho visitato le Cascate delle Marmore avrò avuto si e no 10 anni, quindi più di 30 anni fa, un ricordo che ancora oggi mi fa tremendamente emozionare e non tanto per il posto che ancora ricordo da mozzare il fiato ma perchè fu uno dei tanti viaggi in giro per l’ Italia che ho fatto con mio nonno, l’unico padre che io abbia mai conosciuto e amato durante questa mia vita terrena.

Era ormai da un anno che desideravo ritornarci, lo scorso anno ho dirottato su Spoleto per questioni logistiche legate ai treni da utilizzare per arrivarci, poichè chi mi conosce da un pò lo sa, i miei anzi i nostri cercano sempre di essere viaggi con i mezzi che per qualcuno sono la scomodità in persona per me l’essenza del viaggio, oltre al fatto che la scelta ambientale ha un forte impatto sulla mia vita di tutti i giorni. Quest’anno però la voce Marmore si è fatta sempre più insistente nelle orecchie, sostenuta anche dal fatto che il mio compagno non ci era ancora mai stato e che in questo momento difficile, in cui la pandemia mi ha privato di tanti dei miei viaggi, ho sentito di rifugiarmi in un ricordo famigliare a me caro, insieme a chi è sempre al mio fianco facendomi anche un pò da padre, come il mio compagno di vita.


Il treno freccia argento parte da Riccione(paese nel quale risiedo soprattutto in estate) alle 06:59 diretto a Roma e che dopo 3 ore di viaggio ferma proprio alla stazione di Terni, una città nel cuore dell’Italia, nella bella regione dell’Umbria. Puntuali alle 10.06 come previsto siamo fuori dal treno in cerca del Marmore Link, un collegamento diretto con le cascate effettuato da busitalia. Il bus non parte direttamente dalla stazione ma dall’autostazione a pochi metri da essa e per fortuna un gentile signore ce lo segnala, altrimenti avremmo aspettato in vano direttamente alle pensiline dei bus sul piazzale della stazione da dove in effetti partiva il bus fino a poco tempo fa. L’autostazione si trova a sinistra dell’uscita dalla stazione dei treni di Terni e ci vogliono pochi minuti per arrivare, entrati lì a destra si trova il cartello che indica la fermata per le cascate. I bus da prendere per arrivare proprio davanti alla biglietteria delle cascate è il numero 7 e il numero E 621, il biglietto lo si può acquistare al bar della stazione dei treni o direttamente all’autostazione, il costo è di 1.30 e la validità del biglietto è di 100 minuti, il tragitto dura circa 15/20 minuti visto che le cascate si trovano a pochi chilometri dal centro di Terni, le corse si ripetono spesso durante la giornata. In alternativa tutti i treni che da Terni sono diretti verso la città dell’Aquila effettuano una fermata a Marmore distante dall’ingresso circa 600 metri, una soluzione probabilmente più scomoda ma sicuramente un’alternativa per chi preferisce il treno o è comodo ai suoi orari, anche in questo caso così come per il Marmore Link è possibile visionare gli orari sul sito di Trenitalia.
Il bus ferma quasi davanti alle biglietterie il costo per accedere alle cascate è di 10 euro a persona e sono disponibili visite guidate con un sovraprezzo, inoltre per accedere al balcone degli innamorati, un angolo molto famoso delle Cascate delle Marmore, è obbligatoria la guida. I servizi di guida non possono essere acquistati on line ma direttamente alle biglietterie, nel nostro caso abbiamo optato per l’acquisto on line per evitare di trovare fila alle casse ed accedere direttamente al sito scelta azzeccata considerata la gente che era presente il giorno in cui abbiamo visitato le cascate. La prevendita dei biglietti è disponibile direttamente sul sito:www.cascatedellemarmore.info
Il tempo che si può impiegare per vedere le Cascate delle Marmore è assolutamente soggettivo il biglietto è valido tutto il giorno è durante il periodo estivo, nei fine settimana, il rilascio dell’acqua essendo una cascata a flusso controllato, va dalle 10 alle 19 e dalle 21 alle 22, ad ogni modo è bene controllare sul sito soprattutto se si sceglie di visitare le cascate in settimana o durante i giorni feriali. Di una cosa potete star certi una volta giunti lì non avrete tanta voglia di andar via e se il tempo non è dei migliori è meglio portarsi dietro un kway perchè in alcuni punti e soprattutto se c’è vento una doccina è assicurata e molti svaligiano lo shop per acquistare i teli di plastica al costo di 2 euro, noi abbiamo sfidato l’acqua essendo una giornata calda e bellissima e ci siamo portati dietro tutto il necessario per un pic nic al cospetto dell’acqua, la natura e l’aria buona.