FUERTEVENTURA: inizio primavera tra yoga e ayurveda

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Le isole Canarie sono diventate fondamentali nella nostra vita, anche se il mio amore per loro non è arrivato al primo colpo, almeno per me, visto che il mio compagno, ha desiderato di trasferircisi lì da subito e magari un giorno, superate tutte le difficoltà del momento diventerà la nostra base, insieme all’India ma questa è una storia a parte.

Fuerteventura è un’isola quasi desertica anzi no proprio brulla, un pezzo di deserto in mezzo all’oceano però cavoli bella, bella da far mancare il fiato e nonostante in primavera non è che ci siano alberi fioriti il cielo è azzurro, il vento spiana la sabbia e i colori del mare sembrano una tavolozza di mille sfumature di blu. Non è quindi un caso che molte scuole di yoga locali organizzano ritiri yogici con programmi del famoso detox, parola che ormai si usa e si abusa ovunque, per identificare un periodo utile a liberarsi di scorie e tossine sia fisiche e mentali. In realtà negli ultimi periodi anche molte di scuole di yoga italiane volano proprio a Fuerteventura nel periodo primaverile per vendere pacchetti di ogni genere ispirati a uno yoga più o meno disintossicante.

Ora è evidente che dietro a questo tipo di iniziative olistiche si sia creato un business ma è vero che certi posti possono davvero essere ideali. Fuerteventura e nello specifico il comune di Corralejo a nord dell’isola,é un centro molto vitale dove la comunità principale è proprio quella italiana e molti italiani, ormai residenti fissi, si dilettano con il surf ed anche lo yoga. Io personalmente ho partecipato ad una settimana di detox presso l’Aloe Club Resort che nella primavera scorsa ha organizzato un soggiorno benessere. Ho potuto fare yoga e mangiare cibo prevalentemente crudo nonostante la scienza ayurvedica a cui mi ispiro nella quotidianità non ammetta diete crudiste ma solo cibo ben cotto nonostante io creda che a volte, soprattutto ai cambi di stagione concedersi qualche giorno di succhi di frutta fresca, verdura cruda e semi, possa essere un vero tocca sano soprattutto se si soffre di malattie autoimmuni come la psoriasi che mi accompagna da quando sono adolescente.

Corralejo è comunque una base perfetta per andare a fare belle passeggiate tra spiaggia e deserto unite a yoga e alimentazione sana e prendersi cura di se stessi

La spiaggia di Maspalomas di Gran Canaria uno degli angoli più yogici dell’isola

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Se mi chiedete cosa ho amato di Gran Canaria vi dico tutto, se poi mi dite come si fa a innamorarsi così tanto di tutte le isole Canarie la risposta che voglio darvi è lo yoga. Viene da dire ma in che senso? Lo yoga si vive ovunque se è radicato come lo è in me già da qualche anno, lo si può vivere in una città intasata e puzzolente, nella solitudine di una triste camera di ospedale o addirittura difronte alle tragedie più gravi, però se uniamo i 5 elementi come terra, acqua, fuoco aria e etere, allora diciamo che alle Canarie siamo a cavallo e non solo perché qui questi elementi sono i protagonisti ma perché con sole 4 ore di volo dall’Italia ci si arriva.

Gran Canaria è l’isola principale di tutto l’arcipelago, un vero e proprio continente in miniatura, considerata forse l’isola più hippie fra tutte proprio per la presenza di una bellissima spiaggia che si estende meravigliosa e maestosa oltre l’omonimo faro, sto parlando appunto della spiaggia di Maspalomas. Ora qualche sciocco la prima cosa alla quale penserà sarà il fatto che questa è una delle spiagge per nudisti più famosa probabilmente di tutta Europa e allora ecco che scapperà fuori la risatina e il solito barboso commento: “ecco Ada è per quello che ti piace così tanto questa spiaggia” come se la perversione, la volgarità avessero qualcosa a che vedere con il concetto del naturismo. Premetto che non pratico naturismo anche se non avrei problemi a farlo, da anni ormai ho deciso di vivere il mio modo di essere senza preoccuparmi del giudizio alcuno quindi se al mare sentissi la necessità di girare nuda o completamente vestita lo farei senza troppi problemi peccato però che in Italia o almeno nei posti che frequento io questo non sia possibile senza scadere nella perversione sessuale se parliamo di naturismo oppure ai consueti risolini, ai quali peraltro sono abituata, soprattutto quando mi aggiro in spiaggia coperta dai mie lunghi abiti “indian style” e mala al collo.

Come sempre mi sono dilungata in discorsi accessori ma solo per dirvi che la spiaggia di Maspalomas è imperdibile siate voi amanti della spiaggia nudisti o semplicemente appassionati di kite surf visto che qui le onde sono ideali per chi vuole imparare a praticare sport di vela ma soprattutto se amate lo yoga e la meditazione, infatti spesso vengono organizzate classi di yoga oppure è assolutamente normale trovare persone che lo praticano, insomma anche se ancora non ci sono stata, mi è sembrata una sorta di Goa dell’India infine ma non di poco conto, il tramonto da qui è magnifico. Io personalmente sulla spiaggia di Maspalomas non ho mai visto nulla di particolarmente scabroso magari c’è qualcosa di sconcio al riparo dalle dune che si trovano dietro la spiaggia ma i controlli ci sono e spesso la polizia si fa largo tra le dune a bordo di fuoristrada. Una delle cose che maggiormente ho apprezzato è stato proprio vedere famiglie anche con bimbi piccoli praticare naturismo come fosse la cosa più normale al mondo ed in fondo se ci pensate è la cosa più normale al mondo, siamo nati nudi e non con ciò che la società ha voluto ci mettessimo addosso.

Puerto de Mogan o Puerto Rico? Due piccoli borghi di Gran Canaria da visitare assolutamente

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In genere fare classifiche non mi piace ma è inevitabile che alcuni posti lascino il segno più di altri e quel giorno in cui visitati sia Puerto de Mogan che Puerto Rico fu assolutamente memorabile….

La giornata non era delle migliori e fare una bella escursione fuori da Playa de Ingles era l’ideale, peccato solo che non eravamo gli unici ad aver avuto quest’idea e così prendere il bus con destinazione Puerto de Mogan non fu semplicissimo e lo dico già Puerto de Mogan mi fece battere il cuore da subito, case basse dai colori tenui, fiori rampicanti dai colori sgargianti e dolci montagne a fare da cornice insomma diciamocela, uno di quei luoghi in cui desideri fare mille foto anche agli angoli più anonimi e poi lo shala yoga per me ma quella è un’altra faccenda.

Un paio d’ore sono sufficienti per visitarlo a meno che non si vuole percorrere uno dei sentieri che porta nella parte più alta del paese per godere della vista dall’alto ma noi preferiamo lasciare la terra e prendere il traghetto che ogni giorno fa la spola con un altro paese, super turistico, dell’isola di Gran Canaria Puerto Rico. Il tragitto in barca è incantevole ed a un cero punto l’imbarcazione si ferma in un punto preciso dove tutti iniziano a gridare :DOLPHIN, DOLPHIN….

mi catapulto alla balaustra per vedere ma niente, nessun avvistamento e pensare che la barca si ferma li sempre e butta un pò di pesce perché, a quanto pare, ogni giorno vengono lì a salutare e a prendersi il gradito pesciolino in omaggio ma non quel giorno purtroppo.

Forse la delusione dei delfini o più probabilmente la bellezza di Puerto de Mogan non mi fanno apprezzare Puerto Rico che mi appare un pò finta, un piccolo paese con albergoni a ridosso della roccia alte palme, negozi e tutto il necessario per il vacanziere che alloggia lì, quindi la visita non dura molto il tempo di capire che Puerto Rico perde la gara, si fa per dire e riprendiamo il bus per tornare alla base. Però nonostante la giornata non abbia regalato un sole splendente, non cambierei una virgola e ripeterei tutto uguale magari la prossima volta spero di avvistare uno pinna……

Cosa fare a Castellammare del Golfo, uno dei borghi più belli della Sicilia

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Mi ci è voluta una sola occhiata a circa un chilometro dall’ingresso nel centro storico vero e proprio ed era già amore, Castellammare del Golfo mi ha conquistata subito. Raggiungibile da Trapani o Palermo o come nel mio caso da Mazara del Vallo in treno, il borgo di Castellammare del Golfo è perfetto per una vacanza in relax, tra mare bellissimo, storia antica e paesaggi da perdere il fiato.
Le cose da fare a Castellammare del Golfo sono diverse. Se si vogliono riempiere le giornate di tanto sole e mare senza spostarsi dal centro cittadino con la macchina o altri mezzi si può optare per la lunga e bellissima spiaggia la Playa, raggiungibile dal centro storico in una ventina di minuti, basta seguire il lungomare in direzione della stazione dei treni. Intorno a questa zona negli ultimi anni sono sorti diversi grandi hotel e qualche campeggio che rimangono generalmente in posizione sopraelevata rispetto all’arenile così da regalare ai villeggianti un panorama che spazia dalle dolci montagne del complesso montuoso Inici, ad un cielo azzurro che si confonde con i colori brillanti del mare, le cui acque sono chiare ed invitanti. Intorno alla spiaggia ci sono dei piccoli bar e ristoranti e la possibilità di noleggiare qualche ombrellone o sdraio. Agli inizi dell’autunno, periodo peraltro perfetto per visitare non solo Castellammare ma tutta la Sicilia, sono molti gli sportivi amanti della vela a popolare la spiaggia della Playa, in quelle giornate più ventose con ancora il sole caldo per buona parte del giorno è davvero gradevole fermarsi in qualche bar a guardare il mare mosso con le vele colorate a far da contorno.
Se al contrario non si ha la minima intenzione di fare strada a piedi allora la soluzione migliore è optare per la spiaggia cittadina di Cala Petròlo, un litorale dove si mischiano ciottoli e sabbia, una spiaggia storica che si raggiunge da una scalinata a ridosso del centro antico e dalla quale si rispira forte anche il profumo della storia visto che rimane a pochi passi anche dal bel Castello Normanno della cittadina. La spiaggia di Cala Petrolo è molto frequentata in estate vista la vicinanza al centro e non essendo molto estesa come la Playa si può correre il rischio di rimanere ammassati, cosa che invece non accade in autunno quando i principali frequentatori dell’arenile sono gli anziani pescatori del borgo che con canna ed amo aspettano i pesci che quasi sempre abboccano e garantiscono il pranzo giornaliero. Il fondale in questo tratto di mare è subito profondo quindi potrebbe non essere particolarmente adatto ai bambini. Una delle attività che si è sviluppata intorno a Cala Petròlo negli ultimi tempi è l’aperitivo al tramonto, sono non solo i bar a proporlo ma anche piccoli chioschi che preparano cocktail da sorseggiare davanti al sole che cala ogni giorno e che devo ammettere regala davvero emozioni. Anche nella zona della marina di Castellammare ci sono piccoli fazzoletti di spiaggia dove qualche turista decide di fermarsi per fare un bagno nonostante la zona non sia particolarmente invitante per il continuo movimento dei natanti che, in estate soprattutto, si spostano carichi di visitatori verso la Riserva naturale dello Zingaro, una delle attrazioni principali della zona, un’area marina protetta famosa non solo per le immersioni con bombola ma anche per lo snorkelling che con maschera e boccaglio permette di vedere pesci di mille forme e colori. Anche nella zona del porto non mancano i ristoranti, alcuni anche molto raffinati dove mangiare prevalentemente pesce, alcuni di essi sono quasi esclusivamente frequentati dai turisti e poco dai locali.
Il centro storico di Castellammare del Golfo è un susseguirsi di vicoli spesso con affaccio sul mare, meravigliose terrazze panoramiche dalle quali si gode di un panorama straordinario, non meno importante è la storia di Castellammare che può essere approfondita grazie ad una visita al polo museale della città allestito all’interno del castello Arabo Normanno il cui ingresso è gratuito. Non vi sono molti reperti da osservare ma le sale all’interno sono state restaurate ed è molto interessante guardare questo maniero al suo interno e capirne il ruolo che ha avuto nel corso della storia.
Uno forse degli angoli cittadini più distensivi ed anche scenografici di tutta Castellammare è la villa comunale Regina Margherita, qui oltre a sedersi su qualche panchina per riposarsi si potrà fare l’incontro con qualche anziano del paese che soprattutto dopo pranzo si appisola sotto qualche albero o fare amicizia con qualche gatto della zona che pascola in tutta tranquillità tra le aiole del giardino e che non disdegna qualche croccantino, da portare sempre dietro come buona norma per tutti gli irriducibili amanti degli animaletti.
Chiaramente siamo in Sicilia e il buon cibo è alla base di qualsiasi itinerario e devo dire che Castellammare non delude e se si lasciano i posti super coreografici e si gira tra le vie appena fuori dal centro storico si trovano delle chicche gastronomiche formidabili, come il ristorante la Buona Forchetta in via Guglielmo Marconi 121, una trattoria molto spartana trovata praticamente per caso, un locale molto piccolo e frequentato dai locali dove se non si ha una prenotazione non vi è possibilità di trovare posto neppure in settimana, il piatto forte del locale sono i secondi di carne anche se per mia fortuna non manca una scelta di pietanza vegetariane a base di melanzane, olive ed altri prodotti rigorosamente locali e cucinati in maniera casereccia e molto gustosa, i prezzi poi sono assolutamente irrisori e ci si alza da tavola davvero soddisfatti, unico consiglio è quello di non esagerare con il vino, anch’esso casereccio e che necessita a seguire di una bella dormita.
Una delle pizze migliori mangiate in Sicilia è quella consumata prezzo la Pizzeria Gusto situata nella bella piazza Europa in pieno centro, qui la tradizione napoletana si è fusa con quella siciliana facendone davvero scaturire una sinfonia perfetta, da provare assolutamente la pizza con melanzane e mozzarella di bufala un connubio perfetto. Ultimo suggerimento gastronomico è quello di fermarsi a mangiare alla gastronomia Sacraglino in via Segesta 177, un locale informale dove è possibile anche sedersi a consumare alcuni dei tanti piatti che vengono realizzati con sapienza ogni giorno, anche qui gusto e prezzo super convenienza camminano insieme, inoltre la gastronomia si trova in direzione della spiaggia la Playa e potrebbe rappresentare la fine perfetta di una mattinata sotto il bel sole siciliano, al cospetto di una città unica come Castellammare del Golfo.

SICILIA ON THE ROAD: in treno da Mazara del Vallo a Castellammare del Golfo

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Castellammare del Golfo è uno di quei piccoli borghi con i quali l’amore è arrivato come un colpo di fulmine, si trova in provincia di Trapani e sorge alle pendici del complesso montuoso del Monte Inici.
Lasciata Mazara del Vallo, dopo un’abbondante colazione presso l’hotel Hoops sull’omonimo lungomare, prendiamo il treno per Castellammare del Golfo che in un’ora e 15 minuti ci conduce a Castellammare del Golfo al costo di 4.80 euro. L’idea di associare Mazara del Vallo a Castellammare del Golfo mi è venuta praticamente per caso, guardando attentamente la mappa della Sicilia e studiando eventuali collegamenti da fare in treno o bus che piano piano mi avvicinassero alla città di Palermo dove avrei concluso il mio on the road siciliano. Successivamente ho poi scoperto che Castellammare del Golfo è uno dei paesi più scenografici della costa ovest della Sicilia a due passi dalla famosa Riserva Naturale dello Zingaro. La stazione dei treni di Castellammare del Golfo dista a piedi dal centro circa una quarantina di minuti, ci sono anche dei bus locali della compagnia Salemi che effettuano la corsa tra la stazione ed il centro ma non sono molto frequenti e la voglia di arrivare in paese e sistemarci nel nostro piccolo bed and breakfast è tanta, così zaini in spalla e si cammina. La strada è leggermente in salita e non ci sono marciapiedi, almeno nel primo pezzo, quindi camminiamo sul ciglio della strada a ridosso con la sterpaglia tra la quale il mio compagno di viaggio scorge visibilmente una grossa biscia. Per fortuna la strada non è molto trafficata e finalmente arriviamo a mettere piede sul marciapiede dopo possiamo rilassare l’attenzione dalle macchine ed iniziare a goderci quello che ormai ci sembra evidente: stiamo arrivando in un piccolo paradiso, immerso tra montagna e scogliere a strapiombo sul mare.
I grandi hotel di Castellammare più vicini alla Playa, la bellissima spiaggia cittadina, si trovano fuori dal centro storico e a metà ottobre molti di loro sono giù chiusi, un vero peccato perché considerate le temperature gradevolissime di questo periodo potrebbero essere frequentati, come accade per i centri turistici più famosi della Sicilia. Decidiamo di fermarci a Castellammare per 3 giorni prendendo in affitto una camera molto graziosa presso il bed and breakfast Verdirooms 158, situato in via Giuseppe Verdi nel cuore della cittadina, una camera pulitissima e nuova all’interno di un palazzo storico ristrutturato che vede al piano terra lo studio di un avvocato e le camere sistemate tra il primo ed il secondo piano tutte provviste di balcone con affaccio sulla strada non molto trafficata,per fortuna. Il costo al giorno per questa camera è davvero irrisorio, circa 25 euro a notte per una doppia con bagno ed una colazione che viene recapitata ogni mattina. Unica accortezza prima di arrivare presso il bed abd breakfast è quella di contattare il gestore in anticipo così da ricevere il messaggio d’istruzioni per effettuare il check in, poiché non dispone di reception.
La scelta di alloggiare nel centro storico di Castellammare del Golfo è perfetta soprattutto se la priorità del viaggio non è principalmente la vita balneare. Il paese ha tutto il necessario per rendere una vacanza perfetta, supermercati, ristoranti, bar e negozi di ogni genere inoltre da Piazza della Repubblica partono i bus per diverse località inclusa Palermo, gestite dalla compagnia Russo, collegamenti che si ripetono più volte in una giornata e che in bassa stagione non richiedono l’acquisto anticipato del biglietto del bus come invece accade ad agosto, quando il flusso dei turisti si aggiunge a quello dei locali che ogni giorno si muovono verso la città per svariate ragioni.
Castellammare del Golfo è quindi una di quelle località imperdibili da inserire in un’ itinerario alla scoperta di questo angolo di Sicilia, un luogo che può essere perfetto come base per concedersi una bella vacanza balneare o come escursione da Palermo o Trapani, sicuramente consigliato è rimanere nel paese almeno qualche giorno per godere al meglio delle tante bellezze che può offrire. To be continued….

Quali escursioni fare durante un viaggio a Lanzarote

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Sono molte le attività che si possono fare partendo da Puerto del Carmen, una delle località più famose dell’isola vulcanica di Lanzarote. Puerto del Carmen insieme a Costa Teguise sono i centri nevralgici del turismo di Lanzarote,il numero di turisti verso l’isola è sempre crescente tanto che negli ultimi anni quest’isola ha visto un considerevole aumento del traffico aereo preveniente da tutta Europa, Italia inclusa.

Fino a qualche anno fa infatti i turisti che visitavano l’arcipelago delle Canarie avevano sempre preferito Gran Canaria o Tenerife forse convinti del fatto che Lanzarote offrisse meno rispetto alle altre due. In realtà in termini naturalistici Lanzarote è davvero sensazionale ed anche le strutture turistiche sorgono come funghi soprattutto a Costa Tenguise, un piccolo paese che ha perso molto del suo aspetto originario, diventando una agglomerato molto sfruttato turisticamente dove trovare tutto il necessario per chi decide di trascorrere qui le proprie vacanze, incluse molte agenzie turistiche dove prenotare attività da fare a Lanzarote.
Ugualmente anche Puerto del Carmen offre tutto il necessario per trascorrere una vacanza senza rinunce e le agenzie turistiche sull’isola di Lanzarote non mancano.
La prima escursione venduta praticamente ovunque, hotel inclusi, è quella verso Parco Nazionale di Timanfaya. Si tratta di un’area protetta di natura geologica, il risultato di eruzioni avvenute tra il 1720 e il 1736 poi in seguito nel 1824. L’assenza di vegetazione l’aspetto brullo della terra polverosa a tratti di un rosso intenso rendono il paesaggio assolutamente unico tanto che i primi visitatori del Parco Nazionale di Timanfaya descrivevano quest’esperienza come simile alla visita di un altro mondo.

I prezzi per l’ escursioni al Parco Nazionale di Timanfaya partono dai 25 euro per gli adulti 15 per i piccoli, in questa versione il giro è più breve ed effettuabile in una mezza giornata, osservando le principali formazioni geotermiche nella parte sud del parco, quella raggiungibile più velocemente dalla costa. La quota per la versione più completa del Timanfaya sale ai 45/50 euro, mentre se si vuole unire alla visita del parco anche una sosta alla Geria, la zona più importante di Lanzarote per via dei suoi vigneti che producono un vino eccezionale, i prezzi salgono di altri 30 euro con la sola degustazione delle bollicine prodotte dalle vigne ai 45 euro se si preferisce la sosta a pranzo in un ristorante della zona, per un totale che va dai 75 fino un max di 100 euro. Qualsiasi sia la scelta, il parco nazionale di Timanfaya e la zona intorno ad essa è meravigliosa e l’ingresso a quest’area protetta non è consentito in autonomia come accade per il vulcano Teide della vicina isola di Tenerife ma solo avvalendosi dei bus, a bordo dei quali, si può ammirare il panorama. Generalmente anche i tour più brevi prevedono il classico e turistico giretto sulla groppa di un cammello, attività facoltativa e acquistabile al costo di 6 euro. Non troppo distante dal graziosissimo paese di Yaiza, raggiungibile con il bus numero 161, esiste un ranch dove vengono tenuti i cammelli per motivi turistici e molte famiglie si fermano per far fare ai bimbi un giro o ancora meglio solo per fargli vedere questo meraviglioso animale un pò più da vicino.
Oltre alla visita al Parco Nazionale di Timanfaya, la più classica e imperdibile escursione proposta dagli operatori turistici di Lanzarote esistono moltissime attività come la visita ai due mercati settimanali dell’isola come Teguise, il più turistico, allestito tutte le domeniche mattina, mentre quello di Playa Blanca, un pò meno famoso, si svolge il mercoledì mattina entrambi con la possibilità di organizzarsi in fai da te arrivandoci con i bus locali o con un transfer organizzato dalle agenzie turistiche ad un prezzo intorno ai 15/20 euro a persona.
Ovviamente anche il mare ha un’importanza predominante sull’isola di Lanzarote come quindi le escursioni ad esse legate che includono immersioni e crociere intorno alla costa con sosta alla spiaggia dorata di Papagayo. Il diving situato sulla spiaggia di Boca Chica a Puerto del Carmen, oltre ad essere composto da uno staff molto esperto, offre immersioni giornaliere partendo proprio dalla spiaggia di Boca Chica, uno spot molto frequentato da tutti i sub in viaggio sulla bella isola di Lanzarote.

Trekking in Algarve: da Monte Gordo a Vila Real de Santo Antonio,una passeggiata tra immense pinete e spiagge oceaniche

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Forse le spiagge più belle d’Europa? Chi lo sa… forse dovrei vederle prima tutte per poter giudicare ma sicuramente le spiagge a sud del Portogallo, nella regione dell’ Algarve,sono di una bellezza struggente e non serve allontanarsi molto da loro per scoprire bellissimi sentieri immersi nel verde da percorrere a piedi, in bici o addirittura a cavallo.
L’ Algarve si raggiunge facilmente dalla capitale Lisbona o dalla confinante Spagna partendo ad esempio in bus da Siviglia come ho fatto io, i collegamenti in entrambi i casi sono frequenti e poco dispendiosi. Se si cerca una meta dove immergersi completamente nella natura alternando passeggiate a scoperta di piccoli paesi tranquilli l’ Algarve è perfetto.
In realtà scegliendo di visitare l’ Algarve a fine febbraio inizi di marzo non sapevo bene cosa aspettarmi sia climaticamente che turisticamente ed invece devo dire che la scelta è stata perfetta. Il clima in Algarve è mite e nonostante in alcune giornate il vento proveniente dall’Oceano può essere forte, il sole arriva sempre a far capolino e durante le ore centrali del giorno si riesce anche a stare in spiaggia prendendo un pò di sole se si rimane nelle zone più riparate,a ridosso degli stabilimenti balneari tra i quali si trova anche qualcuno che noleggia sedie sdraio ai numerosi pensionati nord europei, principali frequentatori dell’ Algarve in inverno. L’acqua del mare è davvero fredda, impensabile fare il bagno neppure per i più temerari come me, chi lo fa indossa una muta di diversi centimetri.
Scegliere la stagione estiva per dedicarsi al trekking in Algarve è forse azzardato se non si amano le alte temperature che possono arrivare a sfiorare i 40 gradi mentre la primavera o l’inizio dell’autunno sono i momenti migliori le camminate tra la natura.
Uno dei percorsi che maggiormente mi ha colpito durante la mia permanenza in Algarve è stato quello tra la piccola frazione di Monte Gordo fino a quell’incanto di Vila Real de Santo Antonio, nel distretto di Faro.
Monte Gordo è una piccola località balneare che conta poco più di 3000 abitanti, un piccolo borgo marinaro che oggi si è trasformato in un paese a vocazione prettamente turistica, qui sorgono hotel e ristoranti frequentati praticamente tutto l’anno dalla gente che si sposta qui arrivando dall’aeroporto di Faro, la città più grande in Algarve.
Come accade in molti posti sfruttati turisticamente Monte Gordo è stata un pò usurpata dalla cementificazione forsennata, alti palazzi si susseguono ininterrottamente anche se per fortuna le autorità locali negli ultimi anni hanno deciso di dare uno stop all’edilizia fuori misura cercando di preservare la natura che circonda questi luoghi meravigliosi.
Ad ogni modo la piccola frazione di Monte Gordo resta perfetta come base per esplorare e camminare attraverso i sentieri che si snocciolano tra dune di sabbia e pinete. Raggiungere Villa Real de San Antonio a piedi partendo da Monte Gordo è adatto a chiunque, la distanza è di circa 3 chilometri e la strada tutta in piano. Nel tragitto si incontrano diverse aree di sosta per fermarsi a sentire l’odore inebriante della pineta che si mescola al mare e la cosa più pazzesca è offerta dallo spettacolo del mare che appare come un miraggio se si devia internamente dalla pineta alla spiaggia chilometrica, unica raccomandazione è quella di prestare attenzione al vento che se è forte può sollevare molta sabbia, fastidiosissima per chi indossa lenti a contatto.
Ma partendo sempre da Monte Gordo in direzione Faro,quindi quella opposta a Villa Real de San Antonio,si possono percorrere altri sentieri dove altre alla pineta si possono trovare aree lacustri in cui vivono molti uccelli che si fermano da queste parti per nidificare. La cosa più entusiasmante e che fermandovi da queste parti potrete scegliere per quanto tempo camminare o dopo quando tornare indietro senza alcun rimpianto perché non dovrete rinunciare a niente,né al mare né all’ombra degli alberi, alternando mare e campagna tutte le volte che vorrete e che sia voi siate esperti camminatori o passeggiatori della domenica questo angolo di Portogallo vi riempirà di emozioni.

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Puerto Calero la località più chic di Lanzarote

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Da Puerto del Carmen,una delle località più famose e belle dell’isola di Lanzarote,si può facilmente raggiungere un piccolo e distensivo paesino di nome Puerto Calero che oltre ad ospitare una piccola darsena è il luogo ideale per concedersi una passeggiata o un’aperitivo durante la suggestiva ora del tramonto.

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Sempre con un biglietto da 1.40 euro si sale a bordo del bus e in meno di venti minuti vi lascia nell’unica fermata di Puerto Calero, un posto probabilmente famoso non tanto per le sue spiagge ma per i negozi e gli hotel raffinati, qui infatti i giardini delle case e di tutti gli edifici sono ancora più raffinati rispetto al resto dell’isola e i frequentatori principali di questa piccolissima cittadina sono prevalentemente proprietari di imbarcazioni o chi vuole rimanere ancora più appartato rispetto alla vicina Puerto del Carmen. Nonostante si capisce al volo che a Puerto Calero sia una meta di quelle da considerare un pò “fighette” passarci un paio di ore può essere davvero distensivo. La passeggiata adiacente proprio alla darsena è costellata dalla presenza di diversi negozi prevalentemente indirizzati a chi cerca grandi firme della moda anche se ci sono negozi di souvenir e diversi ristoranti che propongono prevalentemente piatti a base di pesce, inoltre i bar con ampi spazi all’aperto sono l’ideale per chi desidera concedersi un drink al tramonto con una bella e rilassante musica di sottofondo. Sempre a Puerto Calero è possibile noleggiare un Quad che permette di muoversi per tutta l’isola di Lanzarote avventurandosi anche attraverso tutti gli sterrati presenti sull’isola grazie alla natura vulcanica di Lanzarote.
Però nonostante io non sia affatto una fanatica dell’eleganza, Puerto Calero è un piccolo paesino incantevole per le abitazioni presenti e che mi ha attratto per la presenza del suo faro,praticamente al centro della darsena costruito in legno bianco, non troppo alto ma che sembra risplendere sopratutto al tramonto.

Visitare Puerto Calero è senza dubbio una buona idea per uscire un paio di ore fuori da Puerto del Carmen utilizzando il bus, immergendosi così in un’atmosfera di pace.

Muoversi in bus a Lanzarote: come raggiungere il mercato settimanale di Playa Blanca partendo da Puerto del Carmen

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Da Puerto del Carmen, uno dei paesi più pittoreschi di tutta l’isola di Lanzarote,è possibile fare diverse escursioni ed alcune di esse anche in assoluto fai da te,come quella verso il mercato di Playa Blanca. Generalmente quando si parla dei mercati settimanali di Lanzarote viene subito in mente quello di Teguise che si svolge la domenica e che ormai è diventata una tappa fissa per tutti i numerosi visitatori che arrivano a Lanzarote. Come accade con tutto ciò che diventa “troppo turistico” il mercato di Teguise ha perso un pò del suo fascino e nonostante il paese resti molto carino è forse meglio farsi una passeggiata in un giorno diverso da quello del mercato e magari optare per la visita al mercato di Playa Blanca.
Playa Blanca è una località del sud di Lanzarote molto vicino a Playa Papagayo una delle spiagge più belle di Lanzarote, la visita al mercato del mercoledì di Playa Blanca è un’attività proposta in molte agenzie turistiche locali che,con un costo di circa 20 euro conducono al mercato per una mezza giornata, le bancarelle del mercato vendono prodotti locali, artigianato e molti cosmetici a base di Aloe Vera, una pianta prodigiosa utilizzata nella cosmesi e che vede proprio Lanzarote uno dei produttori migliori al mondo.
Organizzarsi per raggiungere Playa Blanca in autonomia utilizzando i bus locali è fattibile ma si deve tenere ben a mente il numero di visitatori sempre più numerosi che decidono di prendere il bus per essere lì al mercoledì.
Il bus che da Puerto del Carmen arriva a Playa Blanca è il numero 161 lo stesso che collega entrambe le cittadine all’aeroporto isolano, il costo del biglietto è di 1.70 euro e lo si può fare anche a bordo purché si abbia una banconota non più grossa di 10 euro. Le corse dei bus iniziano dalle 06:00 del mattino dall’aeroporto e arrivano alle varie fermate di Puerto del Carmen dopo circa una ventina di minuti dalla partenza, è meglio muoversi al mattino presto perché il bus una volta pieno non carica più nessuno e si è costretti ad aspettare il mezzo successivo.  In alternativa ci sono i tassisti di Lanzarote che sanno benissimo quanta gente ogni mercoledì  affolla le fermate dei bus da Puerto del Carmen a Playa Blanca,così passano e ripassano con mini van offrendo il loro servizio, la tariffa del tragitto si aggira intorno ai 50 euro che eventualmente si può dividere con altri turisti in attesa per ridurre la spesa . Stessa problematica la si ha per il ritorno, il mercato chiude battenti intorno alle 14:00 e per quell’orario tutti si riversano alle fermate dei bus per tornare indietro quindi anche in questo caso è bene muoversi con anticipo.
Ormai il mercato di Playa Blanca sta diventando molto famoso così come quello di Teguise ma forse non ancora così gettonato quindi vale la pena farci un salto e con un pò d’astuzia arrivarci in bus vi farà anche risparmiare,inoltre spostarsi in bus per Lanzarote è abbastanza fattibile e anche se non perfettamente capillare in bus si possono visitare diverse località bellissime di quest’incanto di nome Lanzarote.

IDEE VIAGGIO PER IL 2020: 5 mete low budget a corto e medio raggio

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L’inizio del nuovo anno può essere l’occasione giusta per mettere in atto un sacco di buoni propositi e sicuramente il momento perfetto per pianificare uno o più viaggi.

Molte persone neppure prendono in considerazione l’idea di visitare posti più o meno vicini perché seguono le mode del”fa figo” come le chiamo io,quelle, per le quali è appunto “più figo” dire vado una settimana ai Caraibi piuttosto che in Albania, nonostante il mare sia da sogno in entrambe le zone del mondo. Se invece la paura di spendere troppo è quella che vi attanaglia niente paura nella mini classica che ho stilato le cifre da mettere a budget sono assolutamente contenute:
1. Carnevale ormai è quasi alle porte e può essere l’occasione perfetta per visitare una regione dell’Italia che sta diventando una delle mete preferita dai connazionali e non solo, sto parlando della Puglia. Ma perché decidere di andare in Puglia proprio per Carnevale? La risposta viene offerta da un paese di nome Putignano, situato a meno di cinquanta chilometri dal capoluogo Bari. Questo paese che custodisce entro le sue antiche porte un centro storico degno di essere scoperto a piedi, annovera in Italia una delle tradizioni carnevalesche più antiche d’Europa, dal 9 febbraio 2020 al 29 febbraio la sapienza artistica dei maestri cartapestai mette in scena lungo le vie della città la sfilati dei carri allegorici.I costi per gli alloggi a Putignano sono decisamente più abbordabili rispetto ad altre località pugliesi nonostante per carnevale crescano un pochino ed è bene prenotare con anticipo,infine da Putignano si è comodi per visitare il grande patrimonio artistico della Valle d’Itria costellata dalle tipiche costruzioni a cono chiamati trulli di cui, la città di Alberobello,resta regina incontrastata, distante solo 20 chilometri da Putignano.Infine ovviamente parlando di Puglia non si può dimenticare la cucina e Putignano è uno dei fiori all’occhiello di tutta la provincia di Bari, con i suoi piatti semplici con il sapore di una volta.
2. Se Carnevale è il momento giusto per fare festa, Pasqua è ideale per andare in giro per città assaporando i primi raggi primaverili ,quindi una capitale europea perfetta per coniugare patrimonio artistico alla tranquillità della natura è Zagabria, raggiungibile dall’Italia sia in automobile che con le numerose corse di bus, generalmente in partenza dal nord Italia. La città di Zagabria è incantevole, il suo centro si gira bene a piedi e volendo da qui si può agevolmente raggiungere la costa che offre la possibilità di visitare città altrettanto suggestive come ad esempio Rijeka o Fiume come la si chiama in Italiano. Per entrambe le città non mancano cose da fare,i musei ed i parchi cittadini sono molto diffusi, senza dimenticare che la Croazia gode di un clima particolarmente mite e  Pasqua, potrebbe essere un buon momento sicuramente non per i bagni al mare ma per  lunghe passeggiate vicino al mare e qualche pranzo a base di pesce per gli appassionati,spendendo cifre decisamente contenute.
3. Aspettando invece il caldo,quello vero da tintarella, il posto giusto per la vacanza perfetta è l’Albania. Negli ultimi anni l’Albania si è decisamente aperta al turismo e grazie alle sue coste lambite da un mare cristallino attrae sempre più turisti. I collegamenti con L’Albania sono di due tipi,aerei, offerti da diverse compagnie con prezzi a partire dai 100 euro per un biglietto di andata e ritorno e via aerea con navi che partono da alcuni dei nostri porti italiani come Ancona o Bari e arrivano direttamente a Durazzo. Scendendo giù da Durazzo la costa è ancora selvaggia e si possono trovare hotel affacciati sul mare con un ottimo rapporto qualità prezzo, inoltre non è da perdere la capitale Tirana con i suoi musei,i caffè alla moda e i suoi colorati mercati rionali dove comprare prodotti tipici da riportare a casa o mangiare divinamente spendendo davvero poco.
4. Se invece vogliamo allontanarci un pò di più senza spendere ugualmente tanto,consiglio di acquistare con molto ma molto anticipo un volo per la città super gettonata di Siviglia che senza dubbio merita di essere esplorata,per poi dirigersi verso uno dei paradisi più belli d’Europa, l’Algarve e più precisamente la città di Faro o Tavira collegate con Siviglia da comodi e frequenti bus giornalieri che in 3 ore vi porteranno in luoghi molto affascinanti. Mare oceanico, lunghe distese di sabbia dorata e molte riserve dove fare trekking sono solo alcune delle possibilità offerte dall’Algarve. Durante i mesi estivi le temperature sono davvero torride quindi  primavera e inizio autunno sono i momenti migliori per apprezzare questo fazzoletto di terra che devo confessare ho visitato a cavallo tra febbraio e Marzo e nonostante la temperatura non fosse da bagni di mare,mi ha permesso di vivere la vita all’aria aperta senza alcuni problema anzi godendo delle tiepide giornate di sole.
5. E per finire con il botto non poteva mancare ancora una volta l’Italia nello specifico la piccola isola di Vulcano, appartenente allo splendido arcipelago delle Eolie che a differenza delle più conosciute Lipari o Panarea, rimane ancora poco sfruttata turisticamente.Gli hotel sono di numero inferiore ed anche i prezzi decisamente contenuti, i traghetti partono da Milazzo frequentemente e lungo la traversata oltre al mare di un azzurro intenso ci si emoziona intravedendo la sagoma del vulcano che domina buona parte del territorio isolano. La fine dell’estate è il momento migliore non solo per fare il trekking verso il vulcano ma anche per concedersi qualche giornata di relax a bagno nelle acque rese calde dal vulcano o farsi qualche maschera di fango nello stabilimento dell’isola aperto a tutti ed accessibile con un biglietto d’ingresso di pochi euro.