Cosa fare assolutamente nella città di Rijeka

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A sole 3 ore di bus dalla città di Lubiana, capitale della Slovenia, sorge Rijeka, una città non molto conosciuta turisticamente dal popolo italiano, chiamata anche Fiume. Continua a leggere

ISTANBUL EUROPA E ASIA CHE SI INCONTRANO

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istanbul 005Finalmente riesco a comprare un biglietto aereo per Istanbul spendendo 171 euro in due andata e ritorno, prezzo piu’ che vantaggioso per questa destinazione. Atterro all’aereoporto di Sahiba Gokcen alle 18 e dopo aver presentato la mia carta d’identita’ alle autorita’ doganali turche, salgo senza indugi sul bus che mi condurra’ al porto Eminonu da dove mi imbarchero’ per Kodikoy, il punto di partenza per la scoperta della Istanbul piu’ antica. Su tutte le guide turistiche di Istanbul, lette prima della mia partenza, era chiaro che il percorso tra aereoporto e citta’, in alcune ore della giornata, sarebbe potuto durare  anche piu’ di un’ora a causa del traffico, ma di certo non mi aspettavo di impiegarne  due di ore, faccio appena in tempo a prendere uno degli ultimi traghetti in funzione che cessano il loro servizio alle 9 di sera. la traversata serale del Bosforo mi emoziona, in lontananza si iniziano a scorgere i minareti  di Aya Sofia e della Moschea Blu, è eccitante pensare a questi due continenti, quello Europeo e quello asiatico,  separati soltanto da un canale. Una volta arrivati a Kodikoy prendo il tram in direzione Sultanahmet, mi sono lasciata alle spalle i grandi grattacieli e centri commerciali della Istanbul nuova  che guarda ad un futuro sempre piu’ prospero fatto anche da un’incontenibile e selvaggia voglia di costruire, per apparire agli occhi del mondo citta’ all’avanguardia. istanbul 017

Una volta scesa dal tram devo fare non poca fatica per trovare la mia sistemazione, chiedo informazioni a piu’ persone trovate lungo il percorso ma nonostante la loro estrema gentilezza finisco per percorrere sempre la stessa strada senza trovare l’hotel, ma per fortuna, quando ormai iniziavo ad essere veramente stanca ecco apparire la piccola insegna luminosa in un vicoletto per nulla illuminato. Il gestore mi accoglie un po’ infastidito probabilmente per il mio orario d’arrivo, ma per una spesa di soli 33 euro per due notti inclusa la colazione non sto di certo a farmi domande.La camera  a differenza delle recenzioni negative lette prima di partire non è poi cosi’ male,lasciato lo zaino esco ancora  giusto il tempo di mettere qualcosa nello stomaco e si va a nanna.istanbul 026istanbul 027

Il mattino sono carica pronta per partire alla scoperta che comincia proprio con la visita dello storico quartiere di Sultanahmet che è a soli deci minuti dal mio hotel, un’area molto estesa che racchiude alcuni dei simboli piu’ celebri della citta’ come la Moschea del sultano Ahmet conosciuta come Moschea Blu per via delle sue spendide maioliche Iznik che rivestono le pareti interne, piu’ di 21.000 piastrelle in ceramica dalle diverse tonalita’ di blu che creano un gioco di luce mozzafiato rendendo questa moschea una vera e propria opera d’arte, l’ ingresso è consentito fuori dall’orario di preghiera gratuitamente, basta lasciare le scarpe all’esterno in appositi scaffali, per le donne è obbligatorio il capo coperto, per me è bastato utilizzare il cappuccio della tuta che indossavo ma per chi ne fosse sprovvisto vi è un servizio preposto alla fornitura di teli per il capo. istanbul 081Non riesco a smettere di guardare questa moschea è bellissima,sulla stessa piazza si puo’ osservare un altro simbolo indiscusso di Istanbul  la basilica di Santa Sofia in turco chiamata Aya Sofya fu cattedrale cristiana fino al 1453 poi moschea ed infine museo dal 1935. Decido di guardarla solo da fuori e fare un po’ di foto, il suo edificio esterno è di una tonalita’ di rosa in alcuni punti un po’ sbiadita si puo’ visitare il suo interno e il museo a fronte di un biglietto di ingresso.istanbul 098

Decido di non entrare a visitare Aya Sofya e mi dirigo impaziente verso la Basilica Cisterna, uno dei monumenti che quasi tutte le guide danno come uno dei meno importanti, e che invece secondo me non puo’ non essere visitato, il suo biglietto d’ingresso costa 20 lire turche  l’equivalente di circa 8 euro .La Cisterna Basilica è la cisterna sotteranea piu’ grande conservata a Istanbul costruita sotto il regno di Giustiniano, uno spazio di 140 metro per 70 che ospita dodici file di 28 colonne alte 9 metri e decorate in stile dorico.L’ambiente è perfettamente conservato e nelle sue acque vivono pesci enormi, uno spettacolo suggestivo e imperdibile a parer mio.istanbul 107istanbul 108

L’ora di pranzo è sempre piu’ prossima e decido di seguire il percorso del tram, che appena arrivata mi aveva condotto nei pressi dell’hotel, nel senso opposto cosi’ da tornare nei pressi del porto durante il tragitto mi fermo a sbirgiare tra botteghe di orafi e antiche ferramente che vendevano i classici pentolini per il te che qui è una vera e propria istituzione. Una volta giunti al porto trovo una serie di ristoranti che propongono menu’ per turisti ma non mi convincono e vado alla ricerca di qualcosa di piu’ autentico mi imbatto in un’imbarcazione ancorata al porto che cucina su piastra delle sardine fresche di pesca che vanno a farcire un morbido panino, semplice ma gustosissimo con l’aggiunta di una spruzzata di succo di limone. Consumo questa bonta’ seduta su di un basso sgabello in legno sotto di un telone in pastica che mi riparava dalla pioggia che inizia a scendere copiosa, questo posto è frequentato da gente del posto in pausa pranzo.istanbul 152istanbul 155

Prima di dedicarmi alla visita del Grande Bazar che lascio volutamente a fine giornata mi sposto verso la moschea di Solimano il Magnifico impiego circa una ventina di minuti dal porto. Situata sul sesto colle di Istanbul, nella parte occidentale della citta’. Il cortile esterno è contornato  da splendidi e curatissimi giardini ed al centro si trova una fontana per le abluzioni sormontata da cupola.I l suo interno ha soffitti alti e colorati istanbul 177

ma nostante sia molto bella anche questa struttura il mio cuore ormai batte per la Moschea Blu. Il Grande Bazar è l’ultima tappa della mia intensa giornata qui si vende di tutto dai gioielli ai servizi da te oltre a spezie e le Turkish deligh una specie di caramelle gelatinose di vari gusti di cui i turchi sono ghiotti ma mi limito all’acquisto di una sola confezione di queste caramelle al gusto di melograno perchè in realta’ non le trovo cosi’ esilaranti, ma in compenso faccio scorta di te di diversi gusti. Istanbul illuminata è uno spettacolo esilarante e non posso non ritornare, per un ultimo sguardo, a Sultanhamet ma è in corso la preghiera e mi devo accontentare di vedere la Moschea Blu solo esternamente circondata da un’atmosfera suggestivaistanbul 202istanbul 203.

La mia ultima cena turca mi regala una scoperta gustosissima l’assaggio del mio primo humus il cui gusto mi conquista al primo assaggio, si tratta di una crema di ceci accompagnata con del pane turco.La mattina seguente con un piccolo costo aggiuntivo acquisto il transfer per l’aereoporto offerto dal nostro hotel il proprietario  si mostra piu’ gentile che all’arrivo facendomi anche un piccolo sconto. La strada è ancora una volta bloccata da un traffico allucinante, ci sono auto incolonnate per chilometri ma per fortuna non devo imbarcare bagagli cosi’ vado direttamente al controllo di sicurezza pronta per ritornare a casa felice e soddisfatta.

BUCAREST UNA PIACEVOLE SCOPERTA

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Si comincia solo ora a parlare di Bucarest capitale europea emergente, accompagnata talvolta da pregiudizi che associano il suo nome a citta’ degradata e per nulla interessante. Incurante dei pareri contrastanti in merito a questa citta’ decido, qualche anno fa oramai, di acquistare un volo aereo per vedere con i miei occhi la capitale rumena.La mia visita non puo’ che iniziare dal simbolo indiscusso di questa citta’:il Palazzo del Parlamento -Palatul Parlamentului-la struttura é enorme, vanta di essere l’ edificio piu’ grande al mondo ,secondo solo al Pentagono di Washington, per costruirlo furono rasi al suolo un quinto dei monumenti storici della citta’ . Il suo nome originale era -Casa del Popolo- ed ancor oggi alcuni abitanti di Bucarest lo chiamano in questo modo. Il suo stile é particolarmente ecclettico é rappresenta uno dei piu’ tardivi esempi di classicismo socialista, sicuramente è il simbolo del comunismo rumeno.Il palazzo si trova su di un’altura al centro di Bucarest e si rimane esterefatti gia’ dal primo sguardo in lontananza, preceduto da una serie di fontane che si snodano lungo un enorme viale.L’ edificio al suo interno ospita 1000 stanze nelle quali attualmente il parlamento ed il senato svolgono tutte le attivita’ politiche del paese.Vi é la possibilita’ di prenotarsi per delle visite guidate disponibili sia in inglese che in francese ad un costo di 25 leu rumeni,l’eqivalente di 6 euro circa.Terminata la visita di questa grande costruzione mi dirigo verso l’area urbana piu’ vivace della citta’ in prossimita’ di Piazza universita’- Piata Universitatii- dove si apre un enorme viale ricco di negozi alla moda e centri commerciali brulicanti di gente dedita allo shopping.Il mio hotel si trova poco distante dal centro storico cosi’ decido di dedicare il resto della serata alla sua visita, rimango molto colpita dalla vivacita’ che anima questi stretti vicoli ricchi di storia, numerose le chiese antiche che meritano di essere osservate come quella della Corte Antica, devo pero’ prestare molta attenzione ai numerosi cantieri aperti che rendono difficile il transito. Numerosi i pub dove è possibile gustare una buona cena ed ascoltare musica dal vivo frequentati da tantissimi giovani, peccato solo per i tanti cagnolini che vagano alla ricerca di cibo e che mi fanno una grande tenerezza , qui appare evidente come il problema del randagismo sia una piaga cosi’ come per tanti paesi dell’est. Decido di cenare in uno dei ristoranti piu’ celebri di tutta la citta’ posizionato nel pieno centro della movida di Bucarest, il locale é sempre affollatissimo ma riesco a farmi dare un tavolo, ci sono due sale bellissime decorate con gusto, qui viene prodotta anche un’ottima birra. Nonostante il posto sia molto turistico il rapporto qualita’ prezzo è fantastico e con pochi lei si possono gustare menu’ tipici,come il papanasi una sorta di ciambella fritta ripiena di crema e marmellata ai frutti di bosco. Il giorno dopo completo la visita della citta’ con il famoso Arco di Trionfo una perfetta imitazione di quello parigino, ma la zona limitrofa è particolarmente congestionata dal traffico da farmi decidere di ritornare nel centro storico per un’ultima visione di questa piccola Parigi dell’est.bucarest1