3 posti da visitare nel mondo fuori dalle classiche rotte turistiche

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Una delle affermazioni che non ho mai amato è quella che spesso esce dalla bocca di qualche turista è: quel posto mi ispira, quell’altro posto non mi ispira. All’inizio della mia “carriera” da viaggiatrice anche io ho spesso pronunciato queste parole,ma poi quasi sempre è capitato che,trovandomi un un posto facente parte di quelli della categoria”non mi ispira” questo luogo mi conquistasse molto di più di quanto io potessi solo immaginare. Altre volte la delusione o meglio la bassa aspettativa è rimasta bassa, a volte è stata superata, altre volte ancora sono rimasta indifferente(pochissime volte devo dire) ma ciò che ho imparato dai miei viaggi e che ogni luogo è diverso e bisognerebbe cercare di viverlo con la testa sgombra da qualsiasi idea pregressa, impresa assai difficile se pensiamo che la sola quotidianità è scandita da idee abituali e abitudini dure a morire, figuriamoci in viaggio quando dobbiamo dimenticare ciò che abbiamo letto o studiato e provare a utilizzare le conoscenze di un posto solo per entrare meglio a contatto con la realtà comune.
Se c’è uno strumento che io personalmente non ho mai usato per scegliere la località per un viaggio sono le classifiche, sul web ce ne sono a bizzeffe, quelle dei 10 posti da visitare prima o poi nella vita, dei 10 piatti da provare, dalle spiagge più belle ed anche delle città più brutte, insomma di tutto. Non mi piace classificare nulla nella vita figuriamoci fare la hit dei posti che ho visitato,ma leggere questo tipo di liste dei desideri, sopratutto quando si parte con la dicitura”secondo gli italiani” mi incuriosisce e mi fa sorridere. Quindi oggi non farò delle classifiche ma proverò a descrivere in breve non 10 ma appena 3 posti( solo perché il numero 3 è un mio numero scaramantico) che nel corso dei mie primi 42 anni mi hanno sorpreso piacevolmente superando ogni aspettativa:

1)Partiamo da Detroit una città targata USA che tutti mi avevano assolutamente sconsigliato di visitare non solo per la scarsità di cose da vedere, ma anche per la pericolosità dei sobborghi completamente lasciati al degrado dopo la profonda crisi che ha visto coinvolte le aziende automobilistiche forse più importati al mondo.Al contrario il centro cittadino è raccolto non particolarmente esteso come in altre città americane, i suoi alti grattacieli sono concentrati intorno al Reinassence Center, dove si trovano locali centri commerciali e caffetterie molto graziose. Infine ci sono musei interessanti come quello di Henry Ford,una bella full immersion nella cultura americana ed il mio preferito,il Detroit Institute of Art, a 3 chilometri dal centro uno dei musei più importanti di tutta l’America con opere permanenti e non che vanno dall’arte antica a quella moderna, insomma un posto dove perderci anche una giornata.Infine la cordalità della gente ormai poca abituata ai turisti, è proverbiale.
2)Sono in molti a considerare Bruxelles una città grigia e spenta mettendola tra i titoli di coda nella lista delle capitali europee da visitare, al contrario ho trovato grigia Bruxelles solo se in relazione con il clima che spesso è nuvoloso ma che non manca affatto di colore sopratutto se si si pensa sopratutto ai fumetti di cui è la patria indiscussa in Europa e che spesso sono raffigurate simpatiche scenette fumettistiche sui muri della città. La Grande Place che è di sicuro una tra le piazze più belle d’Europa, con i suoi palazzi in stile barocco e gli artisti di strada che dipingono le austere sagome degli edifici storici. Inoltre come si può dimenticare la cioccolata belga tra le migliori del mondo, nelle varie cioccolaterie si possono prenotare anche dei tour gastronomici alla scoperta di questa delizia unica, poi se la cioccolata in questione è fusa e distribuita su un waffel, una cialda croccante fuori e morbida dentro, allora le goduria è assicurata.
3)Sempre rimanendo sulla stessa tonalità cromatica del grigio menziono la capitale della Romania Bucarest, per la quale spesso vengono associati aggettivi poco edificanti, grigia come il colore dei suoi enormi casermoni di epoca sovienti che ci sono e sono pure molti distribuiti un pò ovunque ma che non rappresentano l’intera città che può vantare un bel centro storico con molta vita notturna. Bucarest ha un’ottima università e molti giovani arrivano in città per formarsi. La struttura megalitica del Palazzo del Parlamento è assolutamente da visitare la sua esplorazione in alcuni giorni è consentita anche al suo interno con visite guidate ad offerta libera. Qualcuno definisce Bucarest una Parigi dell’est per via di alcuni elementi architettonici che le accomunano, esempio tangibile è l’arco di trionfo, altri rabbrividiscono solo al pensiero di avvicinare la città di Parigi a Bucarest, la cosa migliore è sempre quella di vedere con i propri occhi e passarci qualche giorno approfittando delle tante ottime offerte di volo verso la città.

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