DA CANCUN A CAYO CAULKER IN BUS

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E’ la notte del 31 dicembre e a bologna impazzano i festeggiamenti in piazza e per strada ,ovunque ci sono ragazzi, famiglie che aspettano il nuovo anno con l’immancabile bottiglia di prosecco, io invece che non amo particolarmente questa festa sono pronta con il mio zaino sulle spalle a prendere il bus Baltur che in circa tre ore mi condurra’ a Milano dove mi attende di buon ora il mio volo per Cancun. Bus in perfetto orario siamo a destinazione alle cinque del mattino e ad accoglierci c’é la solita fitta nebbia che contraddistingue Milano e qualche ubriaco che smaltisce i postumi delle sbronze, tipiche del fine d’anno.Il volo parte piu’ o meno in orario anche se atterriamo con circa venti minuti di ritardo che saranno destinati ad aumentare, una volta raggiunta la dogana,dove le file per il disbrigo delle formalita’ sono tutto fuorché veloci, ma cosa importa siamo in vacanza , lo stress si e’ ormai vanificato.Trovato facilmente il bus della compagnia Ado faccio i bigkietti, non solo per playa del carmen, ma anche quelli per Chetumal, graziosa cittadina al confine con il belize che sara’,dopo circa una settimana, il nostro punto d’mbarco appunto per il Belize. Playa del carmen non ci colpisce particolarmente se non per la parte piu’ a nord della Quinta Avenida, dove ci sistemiamo in un grazioso e poco pulito hotel che offre camere con bagno in camera a prezzi veramente ridicolimessico belize detroit lubiana 010.La serata passa piacevolmente alla ricerca di un posticino piu’ tranquillo e tipico rispetto ai super turistici locali che costellano l’intera area del porto e della Quinta, la soluzione ci viene offerta da uno dei tanti venditori ambulanti che con pochi pesos offrono tacos e burritos a prezzi favolosi.Playa del carmen rappresenta ad ogni modo una buona base per spostarsi nell’entroterra e visitare tutta la zona delle piramidi, luoghi imperdibili per chi desidera visitare lo Yucatan, ma parlero’ di questo aspetto in un prossimo articolo.Dopo una bella settimana di giri e giretti dal sapore maya e poco di mare,viste anche le cattive condizioni meteo che faranno da costante per quasi tutto il nostro viaggio, durato circa tre settimane, siamo pronti zaino in spalla a prendere il bus delle otto del mattino con la compagnia Ado bus, che risulta essere abbastanza comoda e puntuale.Arrivati a Chetumal prendiamo un taxi per il porto, dove si trova l’ufficio della compagnia Belize Express dove ca converto la ricevuta di pagamento delle due corse di andata e ritorno del traghetto, che mi condurra’ in Belize.Avevo fortunatamente acquistato gia’ da casa i biglietti e questo mi ha almeno risparmiato un po’ di attessa, peccato che questo tempo risparmiato sia assolutamente inutile visto che il traghetto non parte affatto in orario poiché l’uscita dal messico cosi’ come l’entrata in belize sono pratiche tutto tranne che rapide.Mi rendo conto che il traffico dei narcotrafficanti e’ una piaga che affligge l’America centrale, ma mi appare tutto troppo troppo esagerato, arrivano anche i cani molecolari a controllare passeggeri e bagagli ed intanto il nostro ritardo aumenta inevitabilmente.Finalmente ci si imbarca su di un barcone dove veniamo stipati come sardine e sul quale non esiste neanche un bagno o la tieni o ti arrampichi all’esterno dove la fai direttamente in mare aperto che appare tutto tranne che calmo.Il viaggio dura circa tre ore e non i novanta minuti pubblicizzati sul sito della compagnia.messico belize detroit lubiana 170.Ormai le mie gambe sono inchiodate ma finalmente si vede terra siamo arrivati a San pedro la famosa isla bonita come cantava Madonna in una delle sue piu’ celebri canzoni. Qui ancora controlli e dopo il pagamento di una tassa d’entrata riprendiamo il traghetto che dopo altri trenta minuti di traversata ci lascia finalmente nella mia tanto sognata Cayo caulker. E’ormai notte e non ci resta altro che raggiungere il piccolo hotel che diventera’ la nostra casa per una settimana in questa piccola isola sperduta nel mare dei caraibi poco distante dalla barriera corallina del mesoamerica seconda solo a quella australiana, una vera e propria meraviglia che ci ripaga di ogni sforzo fatto per arrivare qua giu’.messico belize detroit lubiana 586Il viaggio di ritorno e’ ancor piu’ duro poiche’ la compagnia di trasporto e’ la Mayab che ha differenza della prima fa molte fermate e dove spesso salgono a bordo venditori ambulanti. Un esperienza divertente ma che mette a dura prova le nostre gambe.Anche per il ritorno i tempi della traversata sono elevati cosi’ come quelli doganali. Prendiamo il bus per un soffio dividendo un taxi,dal porto alla stazione con due ragazze austrarliane veramente carine e gentili. Consiglio a tutti un’esperienza di questo tipo cosi’ vera e unica ma consiglio anche di mettere in conto un dispendio elevato di tempo.

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