VIAGGIO ATTRAVERSO LE CAPITALI EMERGENTI DEL NORD EUROPA(parte 3)

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Un bel raggio di sole illumina la mia camera al secondo piano del “Rafael hotel” di Riga, giù al piano terra fervono i preparativi per l’allestimento del buffet mattutino a base di pane, uova, formaggio e verdure miste, tra cui gli immancabili cetriolini sott’aceto, che sono diventati per me,in questi giorni, una vera e propria droga.La temperatura esterna non è poi così fredda come mi aspettavo, la colonnina di mercurio non scende mai sotto lo zero è oggi con questo pallido sole che fa capolino tra le nuvole, passeggiare per le strade di Riga è ancora più piacevole.La capitale baltica si affaccia sul mar Baltico ed il suo centro storico è iscritto tra i beni patrimonio dell’Unesco, viene chiamato dagli abitanti della città “Vegriga” ovvero città vecchia, è una vera e propria mescolanza di stili tra quello finlandese, svedese e sovietico, colori e forme inconsuete tutto ciò rende Riga una regina dello stile liberty che gli da un fascino originale e frizzante. capitali baltiche 195
Carica di emozioni mi metto in cammino per raggiungere la cattedrale della natività del Cristo distante dalla mia sistemazione circa 20 minuti a piedi, durante il mio lento cammino mi fermo di tanto in tanto a sbirciare tra i cortili interni delle abitazioni e curioso tra le vetrine delle botteghe chiuse, rimango incuriosita da un piccolo negozio,pieno zeppo di gente che fruga tra montagne di panni usati e che vengono venduti a peso, una cosa veramente insolita e che non mi era mai capitata di vederecapitali baltiche 158
Raggiungo la cattedrale appena in tempo per assistere alla funzione religiosa ortodossa,ovviamente è celebrata in lingua lettone e non ne comprendo una parola ma mi sento a mio agio, pervasa anche io da un grande desiderio di pregare. La cattedrale è stata costriuta nel periodo in cui il territorio lettone era controllato dal regime sovietico e la sua architettura ricorda appunto lo stile russocapitali baltiche 165
Poco distante si trova il monumento alla libertà alto 42 metri e costruito nel 1935, sulla sommità è raffigurata una figura femminile che viene ancora oggi omaggiata da fiori in segno di riconoscenza per le guerre finite. capitali baltiche 175Mi trovo nel cuore pulsante della città che brulica di gente, molti negozi sono aperti anche di domenica così come il mercato coperto situato alle spalle della stazione dei treni,questo è considerato uno dei mercati più grandi d’Europa e non è difficile perdersi tra i vari padiglioni dove si può trovare di tutto,tra cibo e abbigliamento, qui è d’obbligo un piccolo spuntino a base di pica ovvero pizza.La città è molto animata e viva anche in quei posti considerati in Italia poco rassicuranti, come le stazioni di treni e autobus che al contrario sono dei veri e propri centri commerciali molto vigilati e dove non è possibile fare bivacco sul pavimento come spesso avviene nelle nostre città,qui si può fare shopping e mangiare in uno dei tanti ristoranti e self service come quello che scelgo e che serve solo zuppe appena fatte e insalate tra cui una squisita insalata russacapitali baltiche 243capitali baltiche 244
Sono da poco passate le 3 del pomeriggio e la mia passeggiata prosegue percorrendo la pista pedonale che costeggia le sponde del fiume Daugova che si sfocia nel freddo mar Baltico, il paesaggio è molto bello sul lato opposto noto la presenza di piccoli lidi, popolati da uccelli, che probabilmente in estate danno refrigerio ai lettoni durante le calde giornate estivecapitali baltiche 228
Riga è una città ricca non soltanto architettonicamente con la sua evoluzione stilistica, ma offre numerose occasioni di visitare musei come il museo d’arte, aperto solo nel 2011 e che espone opere molto prestigiose o il museo etnografico situato poco distante dalla città e che si estende su di una superficie di 90 ettari e che riproduce costruzioni rurali di tipiche case lettoni.
La chiesa di San Pietro è l’ultimo dei monumenti che decido di visitare prima di concedermi un pò di relax con una bella tazza di caffè in uno dei tanti locali del centro dove l’atmosfera è giovane e rilassata.capitali baltiche 203capitali baltiche 216
La mia domenica volge al termine con un pò di dispiacere all’idea di dover lasciare questa città meravigliosa che mi ha sorpreso per la originalità.L’ultima tappa del mio viaggio è Vilnius che al contrario delle sue sorelle Baltiche mi delude profondamente, il centro storico è carino ma non vi è alcuna cura e valorizzazione del territorio, la gente è più schiva e poco predisposta al dialogo con il turista, in compenso il tragitto in bus tra Lettonia e Lituania è sorprendentemente bello pieno di piccoli villaggi agresti, dove il tempo sembra essersi fermato. capitali baltiche 263capitali baltiche 282
Purtroppo questa intensa settimana tra le capitali del nord volge al termine, il mio volo da Vilnius a Milano decolla tra circa un’ ora ed ho giusto il tempo per riempire il mio zaino di qualche gustosa leccornia lituana, a presto nord Europa!capitali baltiche 299

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