Poco più di un’ora e dalla bella isola di Jeju si atterra in Giappone e più precisamente a Osaka che avrò sognato non so quante volte, dai tempi in cui il treno con a bordo Licia e i suoi amici “Kiss me” frecciava rapidamente da Osaka a Kyoto, o forse da quella volta il cui “Holly e Benji”….. Insomma avete capito o almeno spero! I primi dieci, venti od anche trenta, quaranta anni sono stati segnati da questi intramontabili cartoni animati ambientati proprio nella terra del Sol Levante. E nonostante Tokyo sia sempre stata nella hit parade delle città da vedere prima o poi nella vita è a Osaka che avevo lasciato il mio cuore.
Quindi quale occasione migliore se non un viaggio in Corea del Sud per volare a Osaka in poco più di un’ora. Dall’aeroporto fino ad arrivare a Mamba Station, uno degli snodi ferroviari più importanti del Giappone, l’impresa non è stata così ardua, scelto il treno e fatto il biglietto alle macchinette ci si immerge piano piano in questa realtà fatta di alti palazzi, baie trafficate di grandi navi e insegne psichedeliche. Sono proprio le luci, i suoni e i colori a lasciarmi letteralmente senza parole ,soprattutto quelli del quartiere più famoso e divertente di Osaka: Dotonbori.
Dotonbori si trova a poca distanza dalla stazione di Namba ed appena si esce dalla metropolitana si capisce già che si è arrivati in un altro mondo, negozi, ristoranti, sale da tè e qualsiasi altra attività commerciale si avvicenda tra una galleria e l’altra fino a trovare il cartello che indica la strada per raggiungere Dotonbori, quartiere che dopo qualche giorno a Osaka diventerà per noi tappa fissa dopo ogni giro in città e fuori dalla città.
La prima cosa che cattura la mia attenzione è il grosso granchio luminoso che altro non è che l’insegna del ristorante Kani Doraku una vera istituzione per i locali ed anche i turisti che si fermano prevalentemente per fare un mucchio di foto. Lo street food in questo quartiere di Osaka è davvero il suo fiore all’occhiello soprattutto se siete amanti del pesce, servito in tutte le salse ed in tutti modi che al contrario di quello che noi occidentali possiamo pensare non si utilizza solo per preparare il sushi o il sashimi. Peccato che per chi come me è vegetariano trovare qualcosa di adatto da mangiare è veramente un’impresa non da poco considerato che anche molte zuppe vegetariane hanno come base brodo di pesce, per fortuna mia però esiste il miso, le alghe e il matcha, oltre alla possibilità di trovare anche qualche involtino di riso con solo ripieno di verdura.
Dotonbori si sviluppa intorno al fiume omonimo e nel corso del tempo questo quartiere si è esteso tanto da diventare il fulcro del divertimento di tutta Osaka. Non sò per quale strano motivo il primo colpo d’occhio su questo grande canalone in cui scorre il fiume, con ai lati ristoranti e alti palazzi ha richiamato alla mia mente i Navigli di Milano, non che ci siano delle vere somiglianze architettoniche, almeno nei palazzi che lo circondano ma per la presenza di gente che, soprattutto a fine giornata riempie questa zona di allegria. Per chi non vuol perdersi la visione di Osaka dall’alto consiglio di fare un giro sulla ruota panoramica a forma ellittica specie al tramonto per rendersi ben conto di quanto la città sia estesa, l’ingresso alla ruota panoramica costa circa 8 euro circa. Oppure si può scegliere un bel giro in battello per godersi la visuale, altrettanto affascinante dal basso, le imbarcazioni partono ogni trenta minuti ed il costo è pari a circa 10 euro a persona. Esiste inoltre anche la possibilità di fare biglietti cumulativi con altre attrazioni cittadine come ad esempio con il meraviglioso castello di Osaka, altra meta imperdibile della città di Osaka, soluzione però congeniale solo se si conosce il giorno preciso in cui si visiteranno le attrazioni e l’orario d’accesso.
Ultima cosa non meno importante da fare a Dotonbori è quella di andare a caccia di manga e personaggi dei cartoni animati. Ci sono interi centri commerciali dove perdersi per ore dedicati ai beniamini delle serie animate(io sono a dir poco impazzita per cercare di trovare la fascia di Naruto per mio fratello)ma la cosa più divertente è che potrete trovare manga viventi in giro per le strade di Dotonbori, ragazzi o ragazze talmente appassionati del genere animato da vestire e acconciarsi come uno di loro, una consuetudine molto frequente non solo a Osaka ma in tutto il Giappone che mi ha fatto ancora di più apprezzare questa terra che lascia liberi di esprimersi e di essere quel che si vuole, proiettati al futuro certamente ma anche con un occhio di assoluto rispetto verso le radici storiche.
Dotonbori, il cuore pulsante di Osaka
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