Il mio viaggio in Umbria nasce dalla necessità impellente di prendere una pausa dallo smog e dalla vita frenetica di Bologna per concedermi un pò di sano relax. Così caricata la macchina dello stretto indispensabile e messa a bordo la mia bellissima Ale, una micia stupenda che è stata per me come una figlia fino a 5 mesi fa, quando, dopo una fantastica convivenza durata 18 anni 4 mesi e 5 giorni, è volata in cielo lasciandomi un vuoto incolmabile, si parte.
Ale è stata abituata agli spostamenti dai primi suoi anni di vita e non è mai stato un problema per lei andare in macchina, in autobus o in treno, questo mi ha permesso molto spesso di portarmela dietro in vacanza senza problema alcuno, anzi rappresentando per lei una nuova occasione di scoperta. Il tragitto in macchina per raggiungere il comune di San Feliciano Magione in provincia di Perugia scorre lento e tranquillo attraverso le verdi colline che caratterizzano la E45, la strada statale che da Cesena arriva fino a Roma. Dopo circa 3 ore sono al residence precedentemente prenotato on line, il gestore mi accoglie calorosamente e sopratutto entusiasta della sua piccola ospite a 4 zampe. Il posto è un incanto composto da poche casette basse con ingresso indipendente e piccolo terrazzo affacciato sul lago Trasimeno, che è il quarto lago d’Italia per estensione, il più esteso dell’Italia peninsulare.L’ ambiente limitrofo è un susseguirsi di dolci colline adornate da una fitta e rigogliosa vegetazione, dove non è difficile scorgere poiane o aironi cenerini e dove ci si sente ristorati fin dalle prime ore di permanenza.Il tempo necessario per permettere a Ale di prendere confidenza con la sua nuova casa vacanziera, che sembra apprezzare molto, e si parte alla scoperta di questo luogo lussureggiante. Il residence è a soli 4 chilometri da San Feliciano, piccola frazione del paese di Magione, Il piccolo borgo, popolato da poco più di 500 anime, si inerpica sulle verdi colline e si affaccia sul lago dove sono visibili le piccole imbarcazioni e le reti utilizzate per la pesca, attività praticata da buona parte degli abitanti. Proseguendo lungo la strada che costeggia l’intero perimetro del lago si arriva a Castiglione del Lago comune umbro della provincia di Perugia che confina sia con la provincia di Siena che di Arezzo. La cittadina sorge su di uno sperone calcareo che originariamente rappresentava la quarta isola del lago e che in seguito ai movimenti tettonici ha assunto l’aspetto attuale.La piccola cittadina fu costruita dai romani e fu per diverso tempo contesa tra le città umbre e quelle toscane subendo numerose distruzioni e ricostruzioni, il borgo antico è iscritto nella lista dei borghi più belli d’Italia meritando un posto d’onore non solo nella conservazione dei beni storici ma anche per la volontà di preservare gli antichi mestieri come quello del panettiere, che inebria le piccole strade acciottolate con il profumo del pane appena sfornato o il carpentiere che nella sua piccola bottega lavora il ferro con ancora gli antichi strumenti del passato.
La fortezza medioevale eretta verso la metà del duecento viene chiamta ‘Castello del Leone‘ per la sua forma pentagonale ispirata alla costellazione del leone.Ovviamente non può mancare lo shopping di prodotti locali come la la fagiolina, fagiolo dolcissimo dalla buccia molto sottile, che trova nel Trasimento il terreno ideale per crescere rigoglioso, oppure si può scegliere tra una vasta varietà di ceramiche dipinte a mano che raffigurano molto spesso i borghi antichi del Trasimeno.
Scendendo sulle sponde del lago è possibile imbarcarsi verso l’Isola Maggiore che a dispetto del suo nome è una delle più piccole tra le 3 isole naturali del lago, è abitata da sole 30 persone che sono destinate ad essere ancora meno, a seguito dello spopolamento da parte dei giovani verso le grandi città in cerca di occupazione.
L’ Isola Maggiore è uno dei posti più belli che abbia mai visto in Italia, le famiglie che lo popolano vivono sopratutto di turismo gestendo alcune delle locande dell’isola, che ogni giorno propongono cucina fatta in casa a prezzi ragionevoli, qui non ci sono strade asfaltate, la piazzetta centrale è il l’ unico punto d’incontro per gli anziani che siedono all’esterno delle abitazioni facendo le chiacchiere con il postino, che sbarca sull’isola per smistare la poca corrispondenza, le donne badano ai piccini o si occupano delle faccende di casa stendono il bucato che ha il profumo intenso del sapone di marsiglia, la sensazione che ho in questo posto è strepitosa mi sento fuori dal tempo, pervasa solo da una grande beatitudine.
Per scoprire la piccola isola non c’è un itinerario preciso, si può girare senza meta, l’importante è salire sulla cima più alta per scorgere, all’ombra degli ulivi, la chiesa di San Michele Arcangelo, deliziosa costruzione con campanile a vela impostato sulla facciata.Il suo interno è stato affrescato da uno dei tanti pittori, di cui non si conosce il nome, che seguirono la scuola di pittura dei nomi più illustri d’Italia come Giotto e Cimabue.
Salendo su e giù per la collina non sarà difficile vedere la piccola chiesa di San Salvatore di cui colpiscono le sculture impresse sul portale in pietra.
Arrivata l’ora di pranzo mi concedo una buonissima pasta fatta in casa con sugo di fagiolina e per secondo pesce di lago al forno con patate, delizioso e abbondantissimo.
Lasciare questa piccola isola senza tempo non è facile ma ormai è tardo pomeriggio il traghetto mi aspetta.
I giorni a seguire scorrono sereni tra passeggiate e relax ma prima di lasciare questo incanto decido di fare una capatina in Toscana e più precisamente a Chiusi, graziosa cittadina della provincia di Siena situata lungo l’antica via Etruria.
Il suo centro storico è molto ben corservato qui in passato sono state rinvenute diverse opere etrusche di valore inestimabile conservate prevalentemente nel museo nazionale di archeologia che custudisce tombe etrusche molto suggestive come quella del Leone e della Pellegrina. Il costo del biglietto è di 6 euro mentre ci vogliono 3 euro aggiuntivi se si vuole visitare la tomba della scimmia famosa per la sua seguenza di pittura parietale.Ad ogni modo prima di organizzare la visita è bene visitare il sito on line poichè ci sono dei giorni e dei mesi dell’anno in cui il museo resta chiuso.
Anche questa settimana di vacanza giunge al termine e per l’ultima sera di permanenza mi concedo una super pizza con olio tartufato, una vera squisitezza assaporata in uno dei tanti ristorantini affacciati su questa piccola meraviglia che è il Lago Trasimeno.