Siamo in Sicilia e l’aria di ottobre, ancora pregna dei caldi raggi del sole, fa affiorare alla mia mente un viaggio passato, un meraviglioso posto di nome Tunisia, distante dalla costa della Sicilia poco più di 500 chilometri. Dopo qualche giorno di permanenza nella città di Mazara del Vallo, capirò che qui è possibile davvero trovare il profumo dell’Africa settentrionale.

Mazara del Vallo è un comune della provincia di Trapani raggiungibile anche in treno in meno di un’ora dal capoluogo. La città è davvero uno scrigno prezioso ed è la base ideale anche per visitare numerosi siti d’interesse turistico come le saline di Trapani, la bella Marsala e la magia del parco archeologico di Selinunte.
L’offerta ricettiva a Mazara del Vallo è sufficiente per accogliere i molti turisti, soprattutto stranieri, che arrivano da ogni parte d’Europa per trascorrere le proprie vacanze, l’autunno in modo particolare è un periodo molto gettonato dalla clientela straniera che approfitta della temperatura super gradevole per riversarsi non tanto lungo le spiagge ma nelle piscine degli hotel, come quella super scenografica dell’Hotel Hoops dove alloggiamo anche noi per 75 euro al giorno in una camera doppia con colazione e cena, un hotel frequentato prevalentemente tra i turisti tedeschi e del nord Europa che optano per la soluzione all inclusive con pasti e bevande illimitate durante il soggiorno.
Mazara del Vallo ha un lungomare di nome Hoops, assolutamente delizioso per concedersi una bella passeggiata e nonostante non si tratti di una zona pedonale, dal marciapiede adiacente al mare si gode una bella vista sul mare. Purtroppo devo ammettere che il mare di Mazara non rispecchia gli standard che la Sicilia è abituata ad offrire in molti punti della regione, trapanese incluso. La spiaggia che corre parallela al lungomare Hoops è quasi inesistente e l’acqua non è particolarmente limpida, per trovare delle spiagge più ampie bisogna spostarsi dal centro di circa 5 chilometri verso la famosa spiaggia di Tonnarella.Decidiamo di arrivare a piedi a Tonnarella un’assolata domenica mattina di Ottobre, purtroppo la spiaggia ci delude un pochino non solo per il fatto che la zona è praticamente deserta,nonostante la bella giornata ma diversi cani randagi si aggirano sulla spiaggia e lungo le strade in cerca di cibo da recuperare tra i tanti sacchetti di spazzatura abbandonati qua e là in uno dei luoghi che potrebbe essere davvero uno spettacolo anche in autunno.
La spiaggia di Tonnarella nonostante la delusione ti permette di fare una bella passeggiata che praticamente attraversa in tutta la sua lunghezza Mazara del Vallo, passando oltre il piccolo porticciolo, dove i pescatori si radunano per vendere il loro bottino di pesca, uno spaccato di vita reale semplice ma al tempo stesso di una bellezza d’altri tempi.
Ma se la vita balneare di Mazara del Vallo ci delude è tra le vie del centro storico che troviamo una mistica gratificazione, folgorati da un’amore a prima vista per i vicoli della Kasbah di Mazara del Vallo.
La città di Mazara è uno degli esempi più ben riusciti di aggregazione tra culture che possiamo avere, non solo in Sicilia, una terra da sempre simbolo di accoglienza, ma in tutta l’Italia. Mazara del Vallo fu conquistata dagli arabi nel IX secolo e sotto il loro dominio vide un florido sviluppo della città il cui assetto urbanistico è visibile anche oggi passeggiando tra le antiche viuzze del centro storico. Il 15% della popolazione è di fede mussulmana e capita sovente, durante una giornata, che il rintocco delle campane della bella chiesa di San Francesco si accavalli al richiamo del Muezzin. Il fulcro storico della città di Mazara del Vallo, appunto la Kasbah è una galleria d’arte a cielo aperto, i vicoli stretti nascondono murales e vetrine adorne di disegni colorati molto spesso sede di qualche allegra bottega dove si vendono souvenir o dipinti realizzati a mano da artisti tunisini che come molti altri nord africani risiedono ormai da anni in città e ci tengono a conservare intatte anche le loro abitudini alimentari, qui infatti ci sono botteghe che vendono prodotti provenienti dal nord Africa, le donne preparano il cous cous secondo la tradizione e il profumo del pane appena sfornato inonda le strade.
Piazza della Repubblica è un altro emblema della città,un bellissimo piazzale rettangolare su cui si affacciano due palazzi dei pregio del settecento, il Seminario delle Chierici e il Palazzo Vescovile. Affacciata su un lato di questa piazza la Cattedrale di Mazara è una costruzione che ha conservato poco del suo aspetto originario ma che all’interno custodisce un’opera marmorea di sei statue chiamata Trasfigurazione e un museo dove vedere numerose opere d’arte sacra. La zona intorno a Mazara è ugualmente ricche di chiese non è un caso che venga definita la città delle mille chiese. Altro simbolo della città è la statua bronzea del Satiro Danzante risalente al IV e conservata all’interno del Museo del Satiro in Piazza Plebiscito, una statua recuperata da alcuni pescatori di Mazara che mostra un uomo intento a danzare con impeto, oltre a questo capolavoro non ci sono molte altre cose da vedere nel museo a parte qualche pregevole anfora antica recuperata in zona, il costo per vedere quest’esposizione museale è di 6 euro e anche se si visita in poco tempo vale assolutamente la pena fare una sosta.
Il centro di Mazara del Vallo è animato quasi in tutte le ore del giorno ma è con l’arrivo del crepuscolo che si riempie di vita, le caffetterie del centro e del lungomare si animano e in alcuni casi è anche possibile fare la fila per prendere un posto. Al Mucho Gusto, situato sul lungomare Hoops, un piccolo locale che prepara gelati, pasticceria e piccola gastronomia davvero di qualità si può mangiare forse il cannolo siciliano più buono della regione oltre che granite, gelati preparati con autentico pistacchio siciliano e arancine da perdere la testa il tutto spendendo davvero cifre ridicole ad esempio per una coppetta di gelato, con due generose palline di gelato di gusti differenti, si spende solo un euro.
Mazara del vallo quindi oltre ad essere la meta perfetta per scoprire un angolo di Sicilia, forse poco pubblicizzato ma assolutamente strepitoso, offre anche l’opportunità di mescolarsi con una cultura differente.